Cosa sta succedendo a San Marco?
Domenica 11 Ottobre, più una festa che una protesta
Domenica 11 Ottobre, nel quartiere di San Marco, i guidatori di passaggio per la strada che collega a Cenerente, Umbertide e al lago si sono confrontati con un curioso spettacolo: gente, tanta gente, in strada con i giacchetti ad alta visibilità, radunata a dipingere, piantare e colorare sotto ad un grande striscione: SOGNO PER SAN MARCO. Non pochi passanti hanno rallentato e percorso la rotonda due o tre volte per cercare di capire cosa stesse succedendo. Qualcuno, addirittura, ha parcheggiato e si è unito alle danze... inclusi membri delle istituzioni e famiglie con bambini. Ma che succede a San Marco? Tutti quei giacchetti, quelle piante, i bancali, le vernici e gli striscioni fanno parte di un’iniziativa, chiamata “Aiutarella”, organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale “La Rabatta”, con sede a San Lorenzo della Rabatta, in collaborazione con la Proloco di San Marco e gli Amici di Sant’Orfeto, con il supporto della Juventina Calcio e il patrocinio del Comune di Perugia (rientra infatti nel calendario di Perugia Capitale Italiana della Cultura). L’aiutarella è cominciata venerdì sera, con una riunione, in presenza anche dell’Assessore Emanuele Prisco, residente della zona, e del Professor Mariano Sartore, che con i suoi studenti della cattedra di Urbanistica collabora con il progetto. Sabato, nonostante la pioggia, il gruppo è passato all’azione, recandosi presso i negozi e i locali pubblici di San Marco per incontrare le persone e raccogliere sogni, idee e progetti. Perché tutto riuscisse al meglio, sono stati invitati a guidare l’azione i facilitatori Giulio Ferretto e Melania Bigi, arrivati apposta dalla Puglia dove, con l’Associazione ComunitAzione, promuovono e sostengono la progettazione condivisa e l’innovazione sociale. Il metodo che propongono si chiama “Gioco dell'Oasi” e arriva dal Brasile. Nel Gioco dell'Oasi, la comunità vive per due giorni o per una settimana una sfida: trovare la bellezza nei luoghi che abita, amplificarla, e creare insieme “un’oasi”. Questo metodo, molto conosciuto in Spagna e in Inghilterra, è del tutto inedito in Italia, tanto che la formazione svolta a Perugia è una prima assoluta: si replicherà nei prossimi mesi a Monza, Genova e Ferrara. Sabato pomeriggio, i partecipanti al laboratorio si sono confrontati sulla progettazione. L’area interessata è quella vicina alle nuove, contestate, rotonde di San Marco ma, in realtà, si estende fino al palazzetto dello Sport. Si tratta di una zona sottoutilizzata, comunale, che al momento ospita solo erbe selvatiche, qualche corridore mattutino e, una volta al mese, il MercaTezio, mercato contadino ed artigiano. L’intenzione dichiarata del Comune è di trasformare questa zona in parco: potrebbe essere la piazza che San Marco non ha mai avuto, una grande opportunità per ricucire un tessuto urbano attualmente frammentato tra paese vecchio e nuovo, e con poca identità. Per capirne di più ed esplorare insieme la viabilità e la possibilità di attraversare il paese a piedi, le associazioni di zona stanno anche promuovendo, una volta al mese, un Piedibus della Salute e del Ben…essere, camminando per le vie della città. E dopo il plastico del sabato, la realizzazione la domenica: il Gioco dell'Oasi chiama a raccolta le risorse già presenti nel territorio. C’è chi ha donato delle piante, chi ha portato il terriccio, chi aveva in magazzino vecchie vernici e chi, addirittura un comodino. L’obiettivo: realizzare in poche ore, nell’arco della mattina, più sogni possibili. Così, mentre ortolani e bambini preparavano orticelli colorati, con alberi da frutta, da orto e fiori, un secondo gruppo ha trasformato vecchi oggetti in arredo urbano. Ora due panchine e una piccola libreria condivisa (che sarà presto resa impermeabile!) danno il benvenuto alla fermata dell’autobus. Allo stesso tempo, un gruppo di cittadini, guidati da tecnici e ingegneri, ha misurato lo spazio che sarebbe necessario a realizzare la “famosa” variante, una bretella di strada che, sostengono gli abitanti, porterebbe grandi miglioramenti alla viabilità e alla sicurezza della zona. L’area necessaria è stata delimitata, ripulita, e segnalata con grandi cartelli… e alla fine della giornata, “inaugurata” da un ciclista di passaggio. Con questa “piccola grande opera” i cittadini hanno voluto mostrare la loro partecipazione e interesse a progettare insieme e, soprattutto, a prendersi cura del territorio. La creazione di un clima di fiducia e collaborazione è infine stata suggellata con una grande tavolata all’aperto. ”Quando hai più del necessario”, sostiene la presidente dell’Ass. La Rabatta, Grazia Catanuto, “è meglio costruire una lunga tavolata che un muro!”. L’ultimo passo dell’Oasis Game si chiama “Ri-generazione”: chiedersi insieme quali possono essere le azioni da mettere in campo dopo il meritato riposo. I promotori del progetto hanno raccolto tante idee: sarà necessario continuare a prendersi cura degli orti e degli spazi comuni, portare libri e fiori, organizzare incontri per continuare a facilitare le relazioni. Chiunque desideri contribuire e restare informato, può visitare il sito web www.larabatta.it o la pagina face book “Sogno per San Marco”. Per info: segreteria progetto Deborah Rim Moiso, deborah@larabatta.it - FB “Sogno per San Marco”
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