Università per Stranieri: la città e la regione si interessino del suo futuro
Una discussione alta, bella, aperta, alla luce del sole. Se, invece, tutto rimarrà all’interno di Palazzo Gallenga e nei corridoi del potere, il suo futuro sarà ancora più deprivato, la nostra città più povera
La “Stranieri” di Perugia è fondamentale per la cultura, l’economia e la vita sociale cittadina. Invece di assistere da lontano a quello che vi succede o, peggio ancora, da parte di alcuni brigare nell’ombra per favorire gli interessi di uno o dell’altro, sarebbe indispensabile che s’aprisse alla luce del sole una discussione sul suo ruolo e significato nella vita della città, su quanto sia importante per i nostri giovani confrontarsi ed interagire con i suoi studenti, su quali rapporti debbano esserci tra la Università per Stranieri e l’Università degli Studi. Una discussione alta, bella, aperta che veda coinvolti oltre all’Università per Stranieri, docenti e chi ci lavora, Regione, Comune, partiti, associazioni, sindacati, forze economiche, intellettuali, singoli cittadini, quotidiani locali (che sembrano disinteressarsi al problema) e nazionali. Se, invece, anche questa volta tutto rimarrà all’interno di Palazzo Gallenga e nei corridoi del potere per brigare a favore di uno o dell’altro candidato a Rettore il suo futuro sarà ancora più deprivato, la nostra città più povera, la nostra cultura più asfittica, i nostri giovani più soli.
Vanni Capoccia
|