16/07/2024
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In difesa del Contado di Porta Eburnea
Contro la cementificazione selvaggia di un'area piena di colline e boschi di inusuale bellezza con oltre 70 edifici storici tutelati

Italia Nostra, Legambiente Umbria, Associazione Per la Salvaguardia e lo Sviluppo del Contado di Porta Eburnea, Amici di Morcella e Comitato di S. Biagio contro Regione Umbria e Comune di Marsciano.

“Siamo un gruppo numeroso e articolato di associazioni ambientaliste, cittadini, un ex sindaco di Marsciano, due proprietari di dimore storiche, tre professori universitari ed un grande scienziato – si legge nella nota di Italia Nostra, Legambiente Umbria, Associazione Per la Salvaguardia e lo Sviluppo del Contado di Porta Eburnea, Amici di Morcella e Comitato di S. Biagio – e il 9 settembre saremo presenti al  giudizio del Tar per difendere il Contado di Porta Eburnea dalla cementificazione selvaggia. Abbiamo deciso infatti di intervenire ad opponendum contro la Regione Umbria e il Comune di Marsciano che hanno richiesto al Tar di sospendere l'efficacia del decreto emanato il 25 maggio dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBact) che ha dichiarato l'area del Contado di Porta Eburnea di notevole interesse pubblico ai sensi del Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. n. 42/04).”.
Si tratta di quel lembo di territorio a sud-ovest di Perugia di 58 kmq, che segue i corsi dei fiumi Caina e Nestore, che formarono in tempi antichissimi il confine ovest del “Corridoio Bizantino”. E' un'area piena di colline e boschi di inusuale bellezza ed  ha oltre 70 edifici storici tutelati dal MiBact, fra i quali monasteri, castelli, palazzi, borghi medievali, torri antichissime e cappelle affrescate. Molte dimore storiche sono nate oltre 1400 anni fa, ai tempi dell’invasione longobarda. Da fortezze sono state poi trasformate prima in monasteri e poi in borghi.

“Questo immenso patrimonio edilizio fa parte della nostra storia e della nostra cultura – continuano le associazioni - ed è una vivida testimonianza del genio delle generazioni passate nel trasformare, all’inesorabile mutare dei tempi, la funzione degli edifici. Da alcuni anni questo raro patrimonio è  minacciato da una marcata inclinazione del Comune di Marsciano ad avallare una espansione edilizia quasi incontrollata ed incoerente nelle zone nord del suo territorio, agevolata dallo spostamento degli ospedali universitari a San Sisto”.

“Interveniamo contro i ricorsi della Regione Umbria e del Comune di Marsciano – concludono le associazioni - perché siamo convinti che la nostra Regione potrà uscire dalla grave crisi che l'attanaglia solo se avrà la capacità di creare economia dalle sue bellezze più preziose, dal paesaggio, dal patrimonio culturale, ambientale e naturalistico. L'edilizia, tra l'altro di pessima qualità, consuma solo territorio e impoverisce l'economia, che invece potrebbe trovare una spinta positiva nel turismo culturale e naturalistico, nell’enogastronomia, nell’agricoltura biologica, l’artigianato locale e le manifatture di alta qualità, compreso l’edilizia specializzata in restauri e risanamenti conservativi.”

Italia Nostra, Legambiente, Associazione per la Salvaguardia e lo Sviluppo del Contado di Porta Eburnea, Associazione Amici di Morcella, Comitato di S. Biagio, Paolo Della Torre, Sperello di Serego Alighieri, Mario Tiberi, Giuseppe Tullio, Peter Johnson.   




Inserito venerdì 11 settembre 2015


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