Ambiente: l'orchestra è cambiata ma la musica è sempre la stessa
La permanenza di quell’industria sulla sponda destra del Tevere è un vecchio problema, sempre discusso, ma mai risolto
Per lunedì 31 agosto è stata convocata una Conferenza dei Servizi, per discutere la modifica delle prescrizioni relative allo stoccaggio delle materie prime e i residui della produzione per l’impianto di biogas presso la distilleria di Ponte Valleceppi. Anche questo della permanenza di quell’industria sulla sponda destra del Tevere è un vecchio problema, sempre discusso, ma mai risolto. Il tema più scottante era ed è la sua delocalizzazione. Le assemblee pubbliche di protesta furono molte. Una fra tutte, fu organizzata, ad esempio, il 26 gennaio 2013 al Cva di Ponte Valleceppi dal Comitato Molini di Fortebraccio proprio per discutere sull’impianto a biogas autorizzato dal Comune di Perugia senza il coinvolgimento della cittadinanza. La partecipazione fu al solito massiccia, ma non era presente nessuno degli amministratori dei tre livelli istituzionali: Regione, Provincia, Comune tanto che la cosa fu contestata con forza dall’assemblea. Anche perché, sempre in quell’assemblea, fu citata una delibera comunale del 22 settembre 2008 che sanciva proprio la delocalizzazione dell’impianto che fu definito, come riportarono i giornali, “insalubre di prima categoria e a rischio di incidente rilevante”. Va ricordato, fra l’altro, che in quell’area insiste una stazione dell’Fcu a suo tempo ristrutturata , ma non più utilizzabile così da privare il paese di un importante servizio pubblico di collegamento ferroviario. Eppure anche adesso la nuova amministrazione cosiddetta “ambientalista” sembra che abbia ancora preferito la decisione politica ed etica di non coinvolgere la cittadinanza sulle scelte che incidono sulla qualità dell’ambiente e della vita. Insomma, come sempre, l’affermazione che l’orchestra è cambiata ma la musica è la stessa è una verità indiscutibile. Tanto, poi, tutte le decisioni, se mai, continuano ad essere prese nelle segrete stanze.
Lauro Ciurnelli
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