Nel trentennale del Parco Fluviale
Anche l’attuale giunta deve avere necessariamente accolto la scelta del parco perché chiaramente indicata nel programma elettorale delle due liste civiche di ispirazione ambientalista confluite nella maggioranza: Così adesso, è il caso di chiedere pubblicamente se non sia il caso di attuare quel progetto
Nei giorni scorsi un quotidiano locale pubblicava un ampio intervento di un lettore di Ponte San Giovanni sullo stato di salute del Tevere. Il titolo “Dopo quaranta anni il Tevere è in salute” appariva, più che una realtà, un auspicio. Anche se l’iniziativa andava apprezzata. È difficile, infatti, definire il fiume in buona salute. Soprattutto perché quel progetto di realizzare un Parco Fluviale Comunale lungo tutto il suo corso da Villa Pittignano a San Martino in Campo non è stato mai attuato. Malgrado siano ormai passati trent'anni da quando un comitato popolare, visto l’abbandono in cui versava l’intero ecosistema fluviale, aveva lanciato la proposta. Idea che fu subito accolta favorevolmente dall'Amministrazione Comunale di allora tanto da essere presentata alla cittadinanza in occasione della “Festa Grande” del 20 giugno 1986. Purtroppo, però, hanno sempre prevalso interessi privati particolari e quell'iniziativa continuò ad essere ripetuta da amministrazione ad amministrazione solo a scopo di propaganda elettorale. Anche l’attuale giunta deve avere necessariamente accolto la scelta del parco perché chiaramente indicata nel programma elettorale delle due liste civiche di ispirazione ambientalista confluite nella maggioranza di governo cittadino attraverso il sistema degli apparentamenti. Così adesso, a consiliatura avviata, forse è il caso di chiedere pubblicamente soprattutto all'ex presidente di Italia Nostra, oggi vicesindaco e assessore all'ambiente, se non sia il caso di attuare finalmente quel progetto. L’intero iter attuativo è sicuramente molto complesso; ma intanto conviene subito riaprire il tavolo inter istituzionale con la partecipazione delle forze ambientaliste, a partire dall’Ecomuseo, che porti alla definizione ufficiale urbanistica del disegno Parco e la realizzazione del Contratto Sociale del Fiume.
Lauro Ciurnelli
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