Sulla radunata dei pigiami
E' indegno che un sindaco parli della cultura come noia, alla quale contrapporre questa cosa dei pigiami. E il vicesindaco, perché non dice niente?
Il sindaco Andrea Romizi con accanto un ragazzo in pigiama ha detto, perorando la causa del primato dei pigiami, che la cultura va bene, ma bisogna ritrovare l'aspetto ludico. Intanto mi sembra indegno che un sindaco parli della cultura come noia alla quale contrapporre questa per lui divertente cosa in pigiama. Ma le avrà viste le decine di migliaia di persone che si divertivano con il jazz? Ed il jazz è cultura, è una delle massime espressioni della cultura musicale del '900. Qualcuno glielo dica per favore. Poi, per carità, ognuno si diverte come meglio crede. Ma glielo devono pagare i contribuenti a quei ragazzi il divertimento in pigiama? Ed ancora, il vicesindaco se l'è sempre presa con Eurochocolate perché volgare, perché indegna di Perugia, perché deve essere spostata a Pian di Massiano eccetera. E questa dei pigiami gli piace? Va bene per il Centro di Perugia? Perché non dice niente? Ed i barellieri di cultura, i professori e le professoresse che gli firmavano gli appelli? Ora zitti? Il sindaco, dopo quello che ha detto, sarà sicuramente in piazza in pigiama a divertirsi come un matto. Il suo vice ed i professori avranno il coraggio di mettersi in pigiama come lui per farsi contare? Ed i giornalisti della stampa locale avranno il coraggio di intervistare (ho scritto intervistare, non lisciare il pelo) il vicesindaco sulle sue contraddizioni rispetto a questa pigiamata? E andranno a chiedere ai professori le ragioni della loro intransigenza passata confrontata con l'indifferenza verso la conta dei pigiami?
Andrea Misiani
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