Aziende insalubri e a rischio di incidente
Nell’area Ponte Valleceppi – Pretola. Che farà ora l'assessore all'ambiente della nuova Giunta?
Il Comitato “I Molini di Fortebraccio” torna a denunciare la situazione ambientale dell’area Ponte Valleceppi – Pretola dove, in un contesto naturalistico con potenzialità di grande rilievo date dalla presenza di uno dei tratti più belli del fiume Tevere nel Comune di Perugia e dell’Ansa degli Ornari, sito di interesse Comunitario, la qualità della vita degli abitanti è compromessa dalla presenza di aziende insalubri e a rischio di incidente rilevante che emettono fumi e sostanze maleodoranti con gravi disturbi e timori per la salute nonché incidenti negativamente sulle attività commerciali e turistico-ricettive presenti e potenziali con deprezzamento dei valori immobiliari. Ad oggi si rileva la presenza di: 2 Aziende di conglomerati bituminosi, 1 Distilleria con impianto a biogas, 1 Depuratore comunale per gli scarichi di oltre 100.000 abitanti, 1 Azienda di lavorazione del marmo, 1 Azienda di produzione di manufatti in calcestruzzo: tutte fuori da aree industriali in aree ai margini del fiume Tevere e del centro abitato. E’ necessario attuare gli impegni assunti già dalla fine degli anni ‘90 dalle diverse amministrazioni, e mai ottemperati, per la delocalizzazione di aziende insalubri quali l’Azienda Tecnoasfalti di Pretola e la Distilleria Di Lorenzo, oltre a garantire controlli trasparenti e puntuali della Qualità Ambientale con divulgazione pubblica ai cittadini dei risultati dei monitoraggi ambientali, mentre ad oggi le richieste di accesso agli atti continuano a non essere emesse nei tempi previsti. Il tutto in evidente spregio della normativa vigente in materia. Ulteriori criticità che mettono a rischio la salute e vivibilità dell’area sono legate ad interventi sul territorio quali disboscamenti, edificazioni in aree a rischio idrogeologico, sistemi scolante e fognario inefficienti, frane e dissesti sui versanti collinari e sulle sponde del Tevere e per i quali sono necessari interventi di consolidamento delle frane presenti nell’area Casaglia-Ponte Valleceppi-Pretola e di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete scolante e fognaria dell’intera area. Riguardo al Tevere è sotto gli occhi di tutti (ma a quanto pare non delle Amministrazioni) lo stato di degrado e pericolosità. Il sentiero ha gravi problemi di sicurezza dovuti anche a cattiva manutenzione e sono in corso interventi devastanti, da ultimo quelli in corrispondenza del laghetto ex Gradassi in piena area SIic: chiediamo l’immediata messa in atto di controlli e coordinamento tra uffici e Amministrazioni, normative autorizzative e gestionali efficaci a salvaguardare il bene Comunitario e un progetto di valorizzazione dell’asta del Tevere con l’Istituzione di un Parco Agrofluviale del Tevere in linea con i modelli vincenti già adottati in altre Regioni. Ulteriori criticità si rilevano per la mobilità interna all’abitato, in particolare per quella pedonale e ciclabile: ponte pericolosissimo per i pedoni e cicli: a quando la realizzazione della passerella? Strade dissestate, marciapiedi con barriere architettoniche tali da impedirne l’uso, nuovi interventi che cancellano la possibilità di realizzare piste ciclopedonali: tutto ciò in contrasto con le dichiarazioni programmatiche per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. A ciò si aggiunge il più volte segnalato stato di degrado di ciò che è rimasto dell’ex Tabacchificio, vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, rimasto dal 2010 abbandonato a se stesso. Il Comitato chiede da tempo l’urgente messa in sicurezza degli edifici rimasti e la rivisitazione del progetto di recupero dell’area che valorizzi la sua centralità nell’abitato prevedendo servizi sociali a vantaggio di tutta la comunità. Da ultimo l’area ex Liquigas, delocalizzata circa 10 anni fa e per la quale è necessario attivare urgentemente le procedure necessarie per la bonifica dell’area e la definizione di un progetto di recupero a vantaggio della Comunità, come già previsto dalle delibere comunali del tempo. Tutto questo e molto altro è stato rappresentato con documenti e incontri con il vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Perugia nei quali abbiamo ribadito la non negoziabilità della salute e sicurezza e l’opportunità di affrontare tutte le problematiche del territorio con lo strumento del protocollo d’Intesa, quale atto di impegno tra soggetti istituzionali e sollecitando risposte in merito.
Il Comitato “I Molini di Fortebraccio”
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