Quando non sapere è peggio che approvare
Nessuna azione è stata messa in campo per favorire una seria riqualificazione professionale di chi, tra i dipendenti, potrebbe dare alla comunità la propria voglia di fare bene
La vicenda della consulenza del Mercato Coperto, che ha coinvolto l’Assessore Fioroni, è emblematica del clima che regna a Palazzo dei Priori e dell’inadeguatezza e scarsa capacità politica della Giunta Romizi. Una Giunta, tutta, succube della componente dirigenziale, in taluni casi per palese incompetenza tecnica, vedi la mobilità, nella maggior parte dei casi, per incapacità e mancanza di determinazione politica e di polso. Il primo atto che ha reso evidente quanto sarebbe accaduto e sta accadendo a Palazzo dei Priori è stata l’assenza di determinazione nella scelta e rotazione proprio della componente dirigenziale; di fatto, anche quei dirigenti che negli anni sono stati attaccati, anche pesantemente, dalla destra, siedono, ora più indisturbati di prima, sulle stesse seggiole ed esercitano i medesimi poteri, approfittando dello spaesamento della componente politica, a tratti imbarazzante. La mancata riorganizzazione della macchina amministrativa, l’incapacità di dialogo con il personale e l’assenza totale di misure che aiutassero a valorizzare il merito e non più l’appartenenza politica stanno facendo il resto. Non c’è giorno in cui non si senta affermare da parte di taluni assessori la mancanza di professionalità e capacità dei dipendenti comunali, tanto che ciò rende necessario ricorrere all’esterno per trovare le competenze che occorrono per stare al passo con i tempi. Ma nessuna azione è stata messa in campo per favorire una seria riqualificazione professionale di chi - e siamo sicuri siano tanti - tra i dipendenti, potrebbe dare alla comunità la propria voglia di fare bene. Nessuna misura nel senso della maggiore orizzontalità dell’organizzazione, al fine di eliminare una struttura piramidale antiquata, che non produce nulla di quanto occorre oggi ad una città per essere competitiva ed efficiente. Si lascia invece spazio a quelle forze conservatrici, talune ancora al servizio della sinistra, per cui nulla è accaduto in questi anni e per cui tutto può andare avanti esattamente così come era. In questo senso, emblematico è il pesante richiamo del dirigente all’area finanziaria, che a marzo di quest’anno minacciava di chiudere i rubinetti a chi avesse continuato a spendere non curandosi che i soldi in cassa non ci fossero; richiamo da cui è, poi, nato il nostro ordine del giorno che chiedeva a tutti di rimettersi in riga; cosa che avrebbe dovuto fare la Giunta Romizi appena insediata. Sudditanza e conservazione serviranno solamente a rafforzare l’azione strumentale di una sinistra priva di contenuti, che, per nulla rassegnata al ruolo di opposizione, come un avvoltoio rimane in attesa al capezzale di una destra debole che non ha saputo produrre alcun cambiamento. Ciò dimostra che il M5S era e rimane l’unica possibilità di cambiamento per la nostra città.
Gruppo Consiliare M5S
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