Equinozio di primavera e le erbe per la depurazione
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.9 - 2/2009
Il
nostro corpo è sempre in continuo cambiamento, poiché si deve
adeguare agli sbalzi di temperatura, ai ritmi di sonno e veglia e a
quelli stagionali. Questi ritmi denominati circadiani (dal latino
circa
diem
“intorno al giorno”) furono osservati e studiati per la prima
volta nel 1700
dallo scienziato francese Jean-Jacques
d’Ortous de Mairan.
Ma millenni prima la medicina cinese aveva già individuato i ritmi
endogeni circadiani dei nostri organi in modo molto preciso: ad
esempio il periodo di maggiore funzionalità dell’intestino è tra
le 5 e le 7 del mattino, il rene tra le 15 e le 17, il fegato dall’1
alle 3 di notte e così via. Oggi la moderna Cronobiologia,
rivisitando queste antiche conoscenze, le ha fatte proprie
dimostrandone la scientificità.
Continuamente
ci adeguiamo a tutto quello che cambia attorno a noi, i nostri
organi, sintonizzati con la natura attraverso recettori energetici
invisibili, sono in
grado di percepire le influenze delle energie cosmiche che si
avvicendano di stagione in stagione, come ad esempio l’equinozio
del 20 marzo. In questo giorno alle 11,44 avverrà il passaggio che
segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, non sarà
quindi un giorno come tutti gli altri. E’ il giorno in cui la
natura si risveglia dal letargo invernale e nel nostro organismo la
funzionalità degli organi di depurazione, tra i quali il fegato e i
reni, è maggiormente stimolata. In primavera l’energia pranica
vitalizza tutto, poiché la sua circolazione, attraverso i punti
energetici e i meridiani è più attiva. La primavera imprime
movimento, l’inverno stasi e letargia e in questo periodo il nostro
organismo può andare incontro a difficoltà con disturbi specifici
denominati “stagionali”, come irritabilità, astenia,
inappetenza, nausea, digestione lenta, ecc. E’ questo il momento
giusto per un intervento esterno che stimoli il fegato e la
circolazione di energia. Questo organo, secondo Leadbeater, è la via
d’ ingresso dei “globuli
di luce”
ricchi di energia cosmica che verrà elaborata dal fegato e quindi
diffusa in tutto l’organismo.
La
depurazione consiste nel disintossicare l'organismo dagli accumuli di
tossine (endogene ed esogene) accumulate durante il periodo
invernale. Può essere attuata con specifiche piante officinali e con
frutti e verdure biologiche. Tra i primi la betulla,
la gramigna,
il
tarassaco,
la bardana
e l’ortica,
sono quelle più conosciute. Sono piante che iniziano il ciclo
vegetativo proprio in primavera, quindi le più indicate. Si possono
utilizzare appena colte per fare delle ottime tisane, oppure da
aggiungere alle insalate, come le foglie di tarassaco o di ortica.
Il
tarassaco
è indicato per
stimolare il deflusso della bile e l'attività epatica, ed inoltre
per aumentare la fluidità del sangue e l'eliminazione del
colesterolo.
La
gramigna
e
l'infuso di foglie di Betulla
sono utili per migliorare la diuresi e quindi l'eliminazione delle
tossine. Un ottimo depurativo è la seguente miscela:
gramigna
(radice) grammi 20
tarassaco
(radice) grammi 20
liquirizia
(radice) grammi 15
bardana
(radice) grammi 20
paritaria
(pianta) grammi 30
equiseto
(pianta) grammi 20
ortica
(pianta) grammi 20
Fare
bollire per 5 minuti un cucchiaio di questa miscela in 250 cc. di
acqua, quindi lasciare infusare per 10 minuti, poi filtrare e bere al
mattino per 28 giorni.
La
linfa
di Betulla,
indicata per l'astenia tipica di questo periodo, è inoltre un buon
rimineralizzante, ed è ottima per abbassare il colesterolo.
Anche
il succo
di Aloe Arborescens
preparato,
secondo la ricetta di Padre Romano
Zago,
con foglie appena raccolte e di coltivazione biologica, possiede
innumerevoli proprietà, tra cui: quella depurativa, antistipsi,
rimineralizzante, immunostimolante, antinfiammatoria, ecc.
L’ortica
favorisce, attraverso l’azione diuretica, l’eliminazione dei
cloruri e dell’urea.
La
parietaria
ha un alto contenuto di principi attivi non completamente studiati, è
ricca di mucillagine, acido tannico e di nitrati di potassio che ne
fanno una pianta antiartritica e antireumatica.
Nel
periodo di depurazione dobbiamo dedicare particolare attenzione al
cibo. La colazione non dovrebbe essere fatta prima delle 10,00,
poiché fino a quell’ora gli organi emuntori sono impegnati ad
eliminare le tossine ed il cibo introdotto bloccherebbe questa
delicata fase. E’ opportuno iniziare con una colazione a base di
frutta(mele, arance, pere, ecc.), oppure con la seguente miscela
molto energetica e nutriente: in una ciotola mettere tre cucchiai di
fiocchi di cereali miste(avena, farro, kamut), un cucchiaio di uva
sultanina, una cucchiaino di semi di zucca, 5 o 6 mandorle tostate e
sminuzzate, poi aggiungere una buona quantità di yogurt intero
bianco e mezza mela tagliata a pezzetti, mescolare il tutto e
lasciare riposare per almeno 30 minuti. Si può sostituire lo yogurt
con latte di riso con aggiunta, a piacere, di caffè d’orzo. Nel
periodo di depurazione eliminate i dolcificanti, caffè, bevande
gasate, alcolici, cioccolata, fritture e cibi irritanti. Aumentare il
consumo di frutta, verdure cotte e crude, minestre, minestroni;
sostituire le proteine animali con il seitan, ed i formaggi
stagionati con il tofu. E’ importante anche che gli alimenti siano
di coltivazione e produzione biologica. Applicando queste semplici
consigli per almeno due settimane noterete un nuovo benessere, ed
allora perchè non continuare?
Aldo Alessi - naturopata
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