Nell'assemblea alla sala S. Anna, ieri, sono stati illustrati i progetti di intervento per l'area di Piazza Grimana: quello riguardante la frana (o le frane) di via S. Antonio, e quello riguardante la riqualificazione della piazza.
I dirigenti tecnici comunali (Piro e Naldini) hanno illustrato dettagliatamente le questioni tecniche affrontate e le soluzioni adottate. Ciò ovviamente aveva un senso per la questione delle frane, una questione in gran parte tecnica e di urgenza, anche se va ricordato che siamo ormai a un anno e mezzo dalla chiusura di via S. Antonio e a un anno dall'insediamento della nuova giunta, il cui ritardo nell'affrontare la questione è evidente.
Molto meno tecnica invece la questione della Piazza, su cui la Giunta avrebbe dovuto esprimere una visione d'insieme, e per la quale però non si è prospettato alcun intervento organico.
Il progetto illustrato dai tecnici, infatti, che riguarda la ripavimentazone della parte della piazza prospiciente l'Università per Stranieri, non è uno stralcio di un progetto più ampio, ma sarà un intervento una tantum, che non è in grado di prevedere che cosa si farà della piazza nel suo insieme.
Tutto infatti rimane invariato, a cominciare dalle questioni del traffico di attraversamento; il progetto si limita ad allargare l'area di rispetto davanti al palazzo, lasciando però le tre corsie di traffico (due in discesa e una in salita). E' stato anche minimizzato il problema del volume di traffico creato dalla corsia unica in centro (da piazza Italia a piazza Grimana).
Sul problema dei grandi pulmann che appesantiscono il traffico della piazza, si è rinviato a un possibile futuro contratto di gestione (fra quanti anni?). Sulla proposta di far scorrere il senso unico in discesa sotto l'arco del Bulagaio, silenzio.
Naturalmente, i tecnici hanno svolto con competenza il loro lavoro, cioè hanno sviluppato operativamente una parte della riflessione su Piazza Grimana già avviata con la precedente amministrazione; ciò che è vistosamente mancata è stata la presenza dell'attuale amministrazione comunale.
Non a caso l'unico assessore presente ha evitato di parlare, non avendo evidentemente nulla da dire, e l'assemblea non è stata presieduta dal sindaco (che non si è visto), ma da un semplice consigliere comunale, che - non avendo potere decisionale - si è lasciato andare a dichiarazioni del tipo: "se vogliamo fare una squadra per andare a tagliare queli lecci, io sono pronto". Un pizzico di demagogia che dimenticala il posto che si occupa.
Anche l'opposizione, peraltro (ad es. i 5stelle presenti) ha preferito tacere.
In compenso, le decisioni sono già prese, l'assemblea serviva solo ad informare il popolo, ma i lavori cominceranno non appena completato l'iter burocratico. Partecipazione? e che cos'è?