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Una truffa che parte dall'Umbria
Carlo Noto La Diega dal 1983 al 2013 è stato Amministratore Delegato di Gesenu e possessore del 10% delle azioni. Attualmente ricopre la carica di Consigliere nel Consiglio di Amministrazione di Gesenu  

Frode in pubblica fornitura, falso e abuso d’ufficio. Con queste accuse sono state arrestate nove persone, tra cui Carlo Noto La Diega, per la gestione dei rifiuti a Viterbo.

 

A prima vista niente a che fare con il nostro territorio ma guardando più a fondo si scopre che l’accusa riguarda Viterbo Ambiente, un’Associazione Temporanea di Imprese nata dall’unione di due società: Cosp Tecno Service e Gesenu SpA. Proprio la nostra Gesenu, il 45% delle azioni è di proprietà del comune di Perugia, che nel 2012 aveva ottenuto la gestione del servizio di igiene urbana tramite Viterbo Ambiente.

 

Infatti Carlo Noto La Diega che dal 1983 al 2013 è stato Amministratore Delegato di Gesenu e possessore del 10% delle azioni. Attualmente ricopre la carica di Consigliere nel Consiglio di Amministrazione di Gesenu e,appunto, Presidente del CDA di Viterbo Ambiente. Nell’inchiesta è considerato il “vertice decisionale” dell’associazione a delinquere, in grado di intrattenere rapporti ai massimi livelli con la classe dirigente romana e perugina.

 

Se le accuse risultassero vere sarebbe un bel colpo per il comune di Perugia che vedrebbe una sua partecipata coinvolta in una truffa ad un’altra amministrazione.

 

A questo punto ci aspettiamo una chiara presa di posizione e provvedimenti esemplari da parte del comune di Perugia.

 

 

Marco Montanucci

 

Umbria verso Rifiuti Zero

Inserito mercoledì 3 giugno 2015


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