L'Umbria perde un uomo libero e generoso
Noi perdiamo un grande amico. La sua lezione di giornalismo libero e indipendente, il suo disinteressato impegno per le cause del cambiamento ne fanno una delle figure più importanti dell’intera regione
“La scomparsa di Enzo ci lascia un profondo senso di tristezza e solitudine. Oggi Cottà di Castello perde uno spirito libero e un punto di riferimento insostituibile, noi un grande amico, generoso e buono”. Queste le parole con cui Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali dell’Assemblea legislativa, ha commentato la notizia della morte di Enzo Rossi. “A nome mio e di tutti gli amici dell'associazione Umbria migliore voglio esprimere la mia vicinanza e il mio affetto ai familiari e a chi ha potuto godere della sua presenza. Oggi - prosegue Dottorini - chi crede e lavora per un futuro migliore perde un testimone ineguagliabile che ha saputo coniugare ideali altissimi con l'impegno quotidiano e disinteressato nella società, rifuggendo compromessi e senza mai cedere alla tentazione della supponenza o della volgarità. Chi ha conosciuto Enzo porterà sempre dentro di sé il ricordo di un uomo curioso e dal grande spessore umano, che ha voluto mettere da parte carriere e ambizioni personali per dedicarsi interamente alla ricerca del bene comune, senza mai smarrire la capacità di guardare al futuro con fiducia ed ottimismo. La sua lezione di giornalismo libero e indipendente, il suo disinteressato impegno per le cause del cambiamento e contro gli interessi consolidati ne fanno una delle figure più importanti di Città di Castello e dell’intera regione”. "L’esperienza dell’Altrapagina, con le sue inchieste e la sua ricerca delle verità nascoste - aggiunge Dottorini - resta un punto di riferimento nazionale di giornalismo dal basso, libero, svincolato da interessi consolidati e da pastoie di bassa politica. Porterò sempre dentro di me il ricordo dei suoi insegnamenti umani e professionali, del suo amore per il giornalismo, delle avventure vissute per far diventare adulta, puntuale e irrinunciabile l’esperienza dell’Altrapagina. In molti custodiranno il sentimento di una persona mite, profondamente motivata nella sua passione per la cosa pubblica e per il giornalismo libero. La passione per l'impegno civile ed una rara capacità di ascolto sono il lascito che Enzo lascia a chi ha avuto il privilegio di stargli a fianco ed è la difficile eredità da portare avanti per chi come lui ha sempre creduto possibile lavorare per un futuro migliore".