16/07/2024
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L'impugnazione della legge regionale urbanistica
La legge votata antepone il piano regionale di sviluppo strategico al piano paesaggistico, a tutto vantaggio della cementificazione e contro l'assetto del territorio

L'Altra Europa Umbria

L'impugnazione della legge regionale urbanistica dell'Umbria da parte dei tecnici del Ministero dimostra ancora una volta il fallimento della Giunta Regionale e della sua oramai evaporata maggioranza.

La legge votata, infatti, è riuscita ad anteporre il piano regionale di sviluppo strategico al piano paesaggistico, a tutto vantaggio della cementificazione e contro l'assetto del territorio. Una sorta di condono preventivo, visto che gli stessi tecnici ricordano che il piano paesaggistico deve costituire la disciplina superiore e prevalente nella definizione delle invarianti strutturali di tutela paesaggistica.

Ora, risulta evidente che anche all'indomani della recente riduzione del contributo ambientale per le attività estrattive, siamo di fronte ad una Giunta Regionale che si è caratterizzata per favorire un modello di sviluppo fondato sulle  tre ‘C' (cavatori, cementieri, costruttori).

Non è con l'eliminazione del canone di concessione o con la forzatura di certe leggi regionali che si risollevano i settori legati all'edilizia. Alla nostra regione servono interventi di riassetto idrogeologico e di riqualificazione dell'esistente, garantendo la tutela del paesaggio e del territorio. Questa è la nostra proposta.

Coordinamento Regionale



L’Altra Europa Umbria

Inserito domenica 29 marzo 2015


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