La prima nasce dalla frase detta a Monteluce da Romizi con tanto di fascia tricolore “Crediamo in questo progetto”. Crediamo è plurale e Romizi è il sindaco, quindi significa che tutta la giunta e la sua maggioranza credono in quel progetto. Vuol dire anche che l’attuale vicesindaco ed i suoi propagandisti durante la campagna elettorale denigravano un progetto nel quale credevano, o se si preferisce raccontavano balle agli elettori.

La seconda è che quest’inaugurazione è la seconda cerimonia nella quale il sindaco di Perugia ha inaugurato una cosa pensata da altri e figlia del lavoro delle giunte che lo hanno preceduto. L’altra è stata quella per l’Arco etrusco, il cui restauro è stato finanziato da Cucinelli ed il lavoro e la progettazione sono di Soprintendenza e giunta Boccali.

Se si tolgono queste due occasioni in quasi un anno di lavoro dell’attività della giunta di destra Romizi-Barelli rimane il regolamento contro gli accattoni e quelli della professione di accompagnatore di carrelli, il traffico in piazza Italia ed il parcheggio in via Baglioni con il conseguente traffico in Corso Vannucci, che parecchi sostenitori della giunta di destra hanno già capito essere stata una scelta fallimentare; ed un paio di pagliacciate in costume.