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Resistenza non violenta, antifascismo, non collaborazione ...
Resistenza non violenta, antifascismo, non collaborazione ...
Capitini e l'antifascismo. La Resistenza civile italiana
Nel pensiero di Capitini vi è tutto questo e molto altro ma anche nell'animo e sopratutto nei fatti di migliaia di italiani.
Infatti, dopo l'8 settembre 1943 pur non partecipando direttamente alle azioni militari o di guerriglia, decine di migliaia di italiani si opposero ai tedeschi ed ai fascisti della Repubblica di Salò e collaborarono in varie forme con i partigiani costituendo l'humus nel quale trovò linfa vitale il movimento di Liberazione. La Resistenza civile italiana coinvolse tantissime donne e uomini, religiosi, contadini, operai che furono protagonisti di una grande operazione di salvataggio di migliaia e migliaia di soldati in fuga dai tedeschi, di operazioni di sabotaggio nei luoghi di lavoro, di scioperi nelle fabbriche, di assistenza ai detenuti politici, agli ex prigionieri alleati, agli ebrei, alle bande partigiane.
Senza la Resistenza civile, non armata, l'"altra" Resistenza - quella epica, eroica, armata - avrebbe faticato non poco e chissà come sarebbe andata a finire!
Di questo si parlerà sabato 7 Marzo alle ore 10 presso la Biblioteca San Matteo degli Armeni, Perugia, con Francesco Innamorati, partigiano ed allievo di Capitini, il prof. Claudio Francescaglia e il prof. Mario Martini della Fondazione Capitini.