Ancora polemiche per la E45
Dall’assemblea sono venute una serie di indicazioni. Ma nel sistema politico regionale e locale negli anni non è mai maturata un’anima ambientalista. Le questioni ambientali sono sempre risultate condizionate dalla religione del cemento
La partecipazione al Consiglio Grande sulla trasformazione della E45 in autostrada fa discutere? In realtà, a parte la discutibile organizzazione della nuova amministrazione comunale, dall’assemblea sono venute una serie di indicazioni.
Intanto appare confermato che nel sistema politico regionale e locale negli anni non è mai maturata un’anima ambientalista. Le questioni ambientali sono sempre risultate condizionate dalla religione del cemento.
La loro gestione ha sempre escluso la partecipazione popolare, come dimostrano i tanti comitati. Il progetto della trasformazione della E45 in autostrada poi, distingue chi ha veramente a cuore il patrimonio storico – paesaggistico - naturalistico da chi invece lo considera merce di scambio.
Tanto che l’eco-ipocrisia di chi emette provvedimenti per la limitazione del consumo di suolo e la valorizzazione del patrimonio rurale, sostenendo una megastruttura stradale con tutto quello che ne consegue, è peggiore della eco-mafia.
Va sottolineata, comunque, la posizione del segretario generale regionale della Cgil quando sosteneva pubblicamente che la trasformazione in autostrada con il conseguente pagamento del pedaggio per l’Umbria sarebbe un rimedio peggiore del male e “l’adeguamento e l’ammodernamento della E45 è fondamentale, senza trasformarla in autostrada”.