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Approvazione ANAS secondo stralcio del Nodo di Perugia

 Oggi venerdì 27 febbraio 2009, la cronaca locale riporta con evidenza e con la soddisfazione bipartisan di Laffranco e Boccali, la notizia che l’ANAS ha approvato il secondo stralcio della variante Collestrada-Corciano, individuata come il Nodo di Perugia. Il tratto riguarda il collegamento fra Sant’Andrea d’Agliano e Corciano per una lunghezza di 15 KM e prevede la realizzazione di due gallerie naturali, tre gallerie artificiali, il viadotto “Caina”, nove sottovia e due ponti. Adesso Legambiente con il suo Circolo perugino non è contraria pregiudizialmente all’apertura di nuove strade, che fin dalle vie consolari romane sono state importanti strumenti di sviluppo anche culturale. Ma questo è un intervento faraonico destinato a distruggere gli ultimi scorci paesaggistici di un territorio comunale ormai completamente cementificato. Basta passare per la provinciale fra Sant’Andrea d’Agliano, Madonna del Piano, San Martino in Campo per rendersi conto di che cosa stiamo parlando. Si dice che uno dei problemi più gravi per la qualità della vita del capoluogo umbro è il traffico privato. Tanto che l’inquinamento atmosferico da polveri avvolge il centro storico cittadino e nemmeno la tramontana riesce a disperderle. E la mal’aria si paga sulla salute pubblica. Ma curare il problema del traffico privato aumentando il sistema stradale ci sembra una sorta di accanimento terapeutico. Il nuovo tracciato, che dovrebbe superare gli ingorghi di P.S.Giovanni, secondo studi a livello universitario risulterà inutile e fortemente impattante su ambiente, falde acquifere, dissesto idrogeologico ecc…. La mobilità privata si combatte, invece, organizzando un servizio pubblico efficiente e competitivo. Non certo costruendo graziosi plastici o costosissimi e delicatissimi baloccamenti. Impropriamente chiamati metropolitana di superficie. Che era un progetto nuovo e più razionale che metteva a sistema la Ferrovia Centrale Umbra con le Ferrovie dello Stato,  ancora oggi, malgrado il ritorno all’elettrificazione dell’FCU, relegato nel limbo delle ipotesi. Ma di gran lunga lontano dall’essere concretamente realizzato.

 

 



Lauro Ciurnelli segretario circolo Legambiente di Perugia

Inserito venerdì 27 febbraio 2009


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