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E45: un coro di no seppellisce la trasformazione in autostrada
E45: un coro di no seppellisce la trasformazione in autostrada
Il Consiglio grande di Perugia boccia senza appello il progetto del Governo. Pedaggio e devastazione ambientale incontrano la ferma opposizione dei cittadini. La politica ne prenda atto e ritiri il parere favorevole
“Il Consiglio grande di lunedi ha dimostrato in maniera inequivocabile come la pensano i perugini in merito alla trasformazione della E45 in autostrada. Gli interventi che si sono susseguiti hanno seppellito sotto una valanga di No ogni ipotesi di trasformazione in autostrada della E45. Sarebbe utile che la politica ne prendesse atto e non indugiasse oltre a ritirare il consenso a quest'opera insensata”. Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente dell'associazione Umbria Migliore, commenta gli esiti del Consiglio comunale di Perugia sull'ipotesi di trasformazione in autostrada della E45. Tra i 23 interventi neppure uno ha difeso il progetto. “Dove sono finiti i favorevoli al progetto? - si chiede il consigliere regionale che da sempre si batte contro questo mostro progettuale -. Dove sono finiti i soggetti che da sempre difendono l'opera? Evidentemente hanno altri canali per convincere le forze politiche, dal momento che ieri nessuno ha avuto il coraggio o gli argomenti per venire a difendere l'autostrada a pedaggio. O più smplicemente le ragioni del sì sono così fragili e minoritarie da non poter essere rappresentate pubblicamente”. “La giornata di ieri – prosegue Dottorini - ha messo definitivamente in evidenza lo scollamento che c'è fra i rappresentanti delle istituzioni che in questi anni a grandissima maggioranza hanno sostenuto il progetto e l'opinione pubblica che non ha mai smesso di manifestare tutta la propria contrarietà a quest'opera assurda che avrà ripercussioni pesantissime sull'ambiente, sul paesaggio e sulle tasche dei cittadini e delle imprese. Le 8.000 firme già raccolte contro il progetto autostradale sono un segnale inequivocabile che andrebbe colto senza esitazioni. Tra l'altro c'è da segnalare che gli intervenuti hanno dimostrato di essere molto ben informati sul progetto e sulle conseguenze che avrebbe su cittadini e territorio la realizzazione dell'opera, nonostante la mancanza di luoghi di discussione e di informazione a cui solo noi abbiamo cercato di supplire attraverso materiale informativo e notizie volutamente sottaciute, come l'esosità del pedaggio previsto”. “Ora - conclude il presidente di Umbria Migliore - ci aspettiamo che la Giunta di Perugia sia coerente con quanto emerso dal Consiglio di ieri e ritiri al più presto il parere favorevole dato a suo tempo a questa opera. E' il momento che tutte le istituzioni si allineino con il sentimento di una larghissima fetta di popolazione regionale che dalle piazze, firmando la petizione popolare, sta chiedendo a gran voce a Regione e a tutti gli enti locali coinvolti di fare un passo indietro rispetto a questo delirio infrastrutturale”.