Un giorno di ordinaria follia (e poi tutti in pizzeria)
...Dopo un breve faccia a faccia
ci ripensa sotto traccia
per il ben della città
Alle sei della mattina ha già fatto colazione manda in culo la regione perch'é pien di adrenalina. Alle otto sulla porta ci fa mettere una targa "Capo della banda larga" perché il dubbio non sopporta. Alle dieci meno un quarto più di un gli fa notare che quel rapido affrettare è un aborto più che un parto. Alle dieci e ventitré come a liberare un peso si dimette e fa l'offeso ed a tutti dice "tié". Alle tredici si avvampa mentre sbocconcella un tost con un dito scrive un post dove convoca la stampa. Alle tre e quarantasette vede il primo cittadino che gli dice sopraffino: "Chi fa 'l tonto poi ciarmette". Alle quattro e cinquantotto lo raggiunge mezza giunta ma lui niente, ancor s'impunta se ne va col suo fagotto. Alle sette sai che fa? Dopo un breve faccia a faccia ci ripensa sotto traccia per il ben della città. Alle otto baci e abbracci che la puzza si disperda per figura un po' di merda: "Io non vo, tu non mi cacci". Già domani è un altro giorno si continua come prima ma qui termina la rima di chi disse vado e torno.
Pasquino Perugino
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