Home >>
L'orto del vicino... ovvero, occhio non vede cuor non duole
L'orto del vicino... ovvero, occhio non vede cuor non duole
Non nel mio cortile, anzi nel mio orto. A Perugia degli orti in zona porta Pesa spariranno per trasformarsi in parcheggi, con il voto dei consiglieri comunali di maggioranza tra cui chi, prima di buttarsi in politica, si mobilitò per difendere un piccolo orto nella via dove abita
Nonostante quello che accade in ogni angolo del nostro Paese, per me la politica continua ad essere la pratica più importante e generosa che l'uomo possa esercitare. Mi piace interessarmene e parlarne, soprattutto nei suoi piccoli aspetti cittadini perché raccontano e svelano molte cose. E ci rimango male quando amministratori della mia città fanno di tutto per farmi entrare nel novero di quelli che dicono: “Sono tutti uguali. La politica fa schifo!”.
Come sta succedendo in questi giorni a Perugia: un assessore comunale, tal Francesco Calabrese, ha dimostrato d'essere così attaccato alla poltrona che ha fatto prima a ritirare le dimissioni che a darle. Gli impiegati del suo ufficio non hanno nemmeno avuto il tempo di accorgersi della sua improvvisa e sdegnata assenza.
Poi stanno montando in Corso Vannucci una pista del ghiaccio natalizia. E quelli che appoggiano la nuova giunta di destra, nemmeno fosse venuto Babbo Natale in persona a portarcela, la osannano come un miracolo della nuova buona politica. Tutti, anche i seguaci del vicesindaco, ex esponente di spicco di Italia Nostra, che evidentemente non li ha informati delle proteste appoggiate dalla sua associazione contro la pista del ghiaccio che in piazza del Circo voleva mettere in passato la giunta di sinistra.
Ma la cosa che veramente deprime e fa pensare che la politica sia brutta ed imbruttisce è un'altra. Chi ha veramente a cuore il bene delle città non può non pensare che gli orti in città siano un bene prezioso, testimoniano che lo scambio città-campagna avviene non solo tra la città e ciò che la circonda, ma anche al suo interno. Un bene civico ed ambientale da proteggere con le unghie e coi denti, che ogni cittadino dovrebbe sentir proprio.
Ora dai giornali apprendo che a Perugia degli orti in zona porta Pesa spariranno (ultimo atto di un progressivo smantellamento di un'area verde tra Porta Pesa e Monteluce che come la pista del ghiaccio conferma la continuità di visione tra l'attuale giunta e quelle che l'hanno preceduta) per trasformarsi con il voto dei consiglieri comunali di maggioranza in posti auto. Tra questi il professore Franco Ivan Nucciarelli, iconologo dell'arte, che prima di buttarsi in politica mobilitò la stampa cittadina per difendere un piccolo orto in via Benedetta, traversa di Corso Garibaldi, dove abita. Dimostrando, con il voto a favore della cancellazione degli orti di porta Pesa, d'essere più che un iconologo un esteta dello sguardo: il suo, che non può essere infastidito da un orto trasformato in parcheggio.
Vanni Capoccia
(A sin., la striscia degli orti di Porta Pesa: il giardino della scuola è già stato trasformato in parcheggio, rimangono altri fazzoletti di verde, che evidentemente disturbano lo sguardo di chi vorrebbe asfaltare tutto)
Alcuni commenti:
Mauro Pianesi eh, caro Vanni, un conto è fare l'oppositore di mestiere, com'erano fino a qualche mese fa questi signori, e un altro è governare....
Tenca Primo Caro Vanni, come darti torto, si fa strada pian piano, attraverso tutti questi interventi una visione della città che, per dirla in due parole, guarda più agli interessi privati che non a quelli pubblici, se una continuità esiste è proprio questa. La coerenza è una qualità rara quando si arriva ad occupare non dico la poltrona, ma anche un semplice strapuntino, basta avere un po' di visibilità, vedremo, la mamma diceva sempre che a tempo e paglia, maturano i sorbi e la canaglia.
Mauro Pianesi Caro Primo, non volendo hai messo il dito sulla... piega: quelli vogliono "un Po" (inteso come fiume) di visibilità. Mica il Menotre!
Claudio Pettinacci Comunque si può sempre dire, sommessamente, che si tratterebbe di asfalto "civico" ... ed anche un po' "ambientalista".
Tenca Primo Eppure il Menotre è tanto bello.
Francesca Montesperelli sulla pista per il ghiaccio concordo. Sugli orti di Porta Pesa anche, ammesso che sia vero, perché di bufale ne ho viste tante.... Sull'orto di Via Benedetta invece penso proprio che ti sbagli. Franco Ivan si era impegnato, insieme ad altri abitanti della zona, a combattere l'idea del Comune di trasformare in parcheggio (per 4 macchine) lo splendido giardinetto dei glicini di Corso Garibaldi, quello dove c'erano gli antichi lavatoi. Giardino che non ha nulla a che fare con la sua casa. E scusa, Vanni, ma queste allusioni personali ammiccanti e un po' calunniose mi danno veramente fastidio.
Tenca Primo Francesca, non voglio fare nessuna polemica, ma il giardino dei lavatoi non è mai stato individuato da nessuno come parcheggio, lo abbiamo fatto sistemare tanti anni fa, se mai si tratta di usarlo ogni tanto perché è uno spazio molto bello. L' orto di cui parla Vanni è in via della Pietra , molto più giù, era lì che volevano fare un parcheggio. Chi è vecchio come me sa che era l'orto de Brugiati. Una vicina mi chiamò e mi chiese se vivi il Borgo si poteva interessare della questione. Feci presente il fatto all'amico Allegrini, che fece subito un articolo nel Corriere, poi andai in comune a parlare con il sindaco, altra gente si interessò alla questione e il progetto andò a monte, tutto qua.
Francesca Montesperelli ah, allora sono io che mi sbaglio. Comunque non si trattava di via Benedetta, e l'interessamento di Franco era del tutto disinteressato, spinto solo dall'amore per le bellezze di Perugia, non da calcoli personali. E poi, io non sono l'avvocato difensore di Franco. Ma ci tenevo a precisare.
Vanni Capoccia Francesca, via della Pietra è un vicoletto che da Corso Garibaldi porta in via Benedetta, sta lì. Il problema comunque sono gli orti in città che sono un bene preziosissimo e tutti quanti meritano interessamento ed amore. Non solo quelli che vediamo, anzi quelli che non si vedono dovrebbero essere ancora più preziosi per chi ama Perugia. Un'altra cosa la notizia degli orti in via del Geranio la riporta il Giornale dell'Umbria di ieri. Per quanto riguarda quell'orrore della pista del ghiaccio in Corso Vannucci, negli anni passati, nello stesso posto e sempre a Natale, misero un gazebo per far leggere i giornali, fare colazione. Apriti cielo! fuoco e fiamme! Imgombrava la visuale eccetera. Sarebbe curioso andare a controllare chi protestava e se lo fa oggi per quella pista che è molto più impattante, farà un gran rumore, e chiederà lo spreco di tanta energia per mantenere il ghiaccio.
Vanni Capoccia " [...] quello che è riconoscibile della forma urbana 'italiana', e che ne ha fatto uno dei massimi modelli per gran parte del mondo, è specialmente la polarità città-campagna, che ripropone in modo sempre diverso il contrasto originario fra spazio naturale e spazio urbano, fra ordine della natura e ordine della cultura" (Salvatore Settis). E mi pare ovvio che quello che scrive Settis valga ancora di più per lo scambio città campagna dentro la città. In ogni angolo della città, specialmente in quelli più occulti e quindi meno protetti
Claudio Pettinacci Niente da aggiungere. Solo contribuire ad riaffermare che gli orti sono un patrimonio e che vanno conservati.
Nome: Antonio Rondini Commento: Ci vorrebbe che quel signore di Corso Garibaldi richiedesse di pavimentare il suo ortino con un grigliatino verde. Vorrei proprio vederli quelli di Vivi il Borgo a protestare? E Sandro Allegrini con che faccia potrebbe scrivere un articolo? Per non parlare di Franco Ivan Nucciarelli
Nome: MARTA Commento: Classico comportamento da italiano che se ne frega di quello che succede fuori dal suo pianerottolo
Nome: Giuseppe Gigli Commento: Tanti commenti tranne la risposta dell'interessato... Qui gatta ci cova
Nome: Rosa Commento: Ho letto che il cemento lo nasconderanno sotto un grigliatino verde...
Nome: Achille Commento: All'orto del vicino di casa dell'attuale consigliere, Sandro Allegrini dedicò almeno un paio d'articoli.
Nome: Claudia Commento: In piazza del Circo per la pista del ghiaccio protestò la Pensione che dà sulla piazza, diceva che il rumore avrebbe disturbato. Italia Nostra la sostenne ed il Comune lasciò perdere