Casa Nanni: un bubbone da estirpare
Ancora una volta si chiede l'intervento delle Autorità, ciascuna per quanto di sua competenza, affinché si affronti e si risolva definitivamente il problema
Trasmetto per informazione, sensibilizzazione e diffusione la lettera da me inviata alle Autorità competenti relativa all'oggetto. Lidia Scorsipa
Dietro l'Ostello della gioventù “Mario Spagnoli”, nel bel mezzo del parco “Chico Mendes” si trova Casa Nanni, abbandonata da ormai trent'anni.
Una volta era una bella villa con parco e annessi, ora è completamente degradata priva di infissi e porte, pericolante in alcune parti e con il recinto pieno di falle; tutto questo sarebbe sopportabile (anche se esteticamente è un pugno negli occhi a discapito del parco che è un vero gioiellino) se non fosse che Casa Nanni è diventata un covo di spacciatori e un ricovero per sbandati (il fetore di escrementi umani, specialmente d'estate è insopportabile). A questo si aggiunga che uno degli annessi ha una copertura in eternit, evidentemente usurato, che spolvera veleno tutto intorno.
Il parco, circondato da tre grossi istituti scolastici (l' Istituto tecnico “Aldo Capitini”, le scuole primarie e dell'infanzia del secondo circolo didattico e la scuola media “Giovanni Pascoli”), è molto frequentato da tutti i cittadini del quartiere di ogni fascia di età e più volte nel corso degli anni è stata denunciata la pericolosità di Casa Nanni sia per l'incolumità delle persone che per la salvaguardia dell'ambiente.
Ancora una volta si chiede l'intervento delle Autorità, ciascuna per quanto di sua competenza, affinché si affronti e si risolva definitivamente il problema.
Ritengo che le osservazioni sopra riportate raccolgano il consenso unanime dei cittadini di una vasta zona della città.