AGENDA 21 PERUGIA: ALTRO GIRO ALTRA CORSA
Per
chi non conoscesse lo strumento “Agenda 21” e la sua vicenda perugina
risulterà forse difficile comprendere il senso di questo articolo.
Allora, per essere sintetici e per estendere a più lettori possibile la
comprensione diremo che Agenda 21 è uno strumento di partecipazione,
messo a punto in occasione del primo Summit della Terra tenutosi a Rio
de Janeiro nel 1992. Le pubbliche amministrazioni lo attivano per
coinvolgere i cittadini nelle decisioni sulla cosa pubblica specialmente
riguardo alla diffusione della cultura della sostenibilità. Questo
significa che mettono a disposizione dei cittadini le conoscenze
necessarie perché possano decidere, anche su argomenti a loro
sconosciuti, quale delle scelte possibili sia il miglior servizio per la
comunità.
Dal
2001 questo strumento/contenitore è stato attivato dal Comune di
Perugia con il primo forum e la sua gestione politica è stata affidata
agli assessori all'ambiente che si sono succeduti da allora: Rometti,
Arcudi, Pesaresi. Nessuno di loro ha interpretato la partecipazione nel
senso sopra descritto, ma, al contrario, come un momento di
comunicazione di scelte fatte in altre stanze.
La
settimana scorsa l'attuale assessore all'ambiente, Barelli, ha
convocato il primo forum del suo mandato, la sala della Vaccara era
piena, per enunciare i temi di cui Agenda 21 dovrebbe occuparsi. I due
principali dovrebbero essere “Perugia rischio zero” sul dissesto
idrogeologico, “Raccogli in centro” sulla raccolta differenziata dei
rifiuti (perché solo in centro?). Poi tutti gli altri temi: università
in bicicletta, verde pubblico, ecc.
Chi era presente ha registrato i numerosi appelli dei convenuti a “fare
la partecipazione, quella vera”, quindi immaginiamo che condividano
anche il nostro pensiero. Ci auguriamo che Barelli, sapendo bene cosa
sia la partecipazione e avendo “subito” il metodo partecipativo degli
altri assessori quando stava “dall'altra parte”, voglia attivarla
seriamente come dice la convenzione di Aarhus (Sull'accesso alle
informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e
l'accesso alla giustizia in materia mabientale).
Ecco l'augurio. Che abbia la capacità d'incidere sulla politica
dell'amministrazione, dovrà impararla con più fatica perché finora, a
cominciare da questa stretta proibizionista al regolamento di polizia,
non si è percepita la sua volontà di portare a questa giunta l'apertura
alla partecipazione. Siamo solo all'inizio, ma se facesse di Agenda 21
lo strumento che dovrebbe essere sarebbe già un gran successo.
Anna Rita Guarducci e Lauro Ciurnelli
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