22/12/2024
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Da Piazza d'Italia a Rotatoria d'Italia
Una decisione che di fatto elimina quel simulacro di Ztl che è rimasto a Perugia e che ha perlomeno un merito: sgombra gli equivoci sulla giunta comunale di Perugia. L'abolizione delle Ztl è un loro sbandierato obiettivo

I quotidiani locali di Perugia con ampi articoli davano la notizia dell'apertura al traffico di Piazza d'Italia. Più che una piazza è un bel giardino sul quale s'affacciano palazzi d'inizio Novecento ed il settecentesco Palazzo Donini, molto bello, delimitato da due belle semicolonne che piacevano tantissimo a Giaime Pintor.

Una decisione che di fatto elimina quel simulacro di Ztl che è rimasto a Perugia e che ha perlomeno un merito: sgombra gli equivoci sulla giunta comunale di Perugia che si dice civico ambientalista, ma è di destra (l'abolizione reale o camuffata delle Ztl è un loro sbandierato obiettivo).

La cosa che colpisce su questa decisione (ora fanno trapelare che sia una vaga ipotesi, ma era ed è concretissima e lo sarà fino a quando non ci metteranno una pietra sopra) è che il vice sindaco di Perugia è ex presidente d'Italia Nostra di Perugia e vicepresidente di quella nazionale, e si batté, insieme a tanti altri, per evitare che la giunta precedente trasformasse il Mercato coperto in un supermercato. Diceva, giustamente, “non si può portare la periferia al Centro Storico”.

Ora, uno dei simboli delle nostre anonime periferie oltre ai supermercati sono le rotonde. A Perugia le chiamiamo rotatorie. E questo accadrà se faranno quello che vogliono fare e se noi perugini non lo impediremo: trasformeranno Piazza d'Italia in una rotatoria.

Ed allora caro sindaco Andrea Romizi, se riuscirai a realizzare il tuo progetto, cambia nome alla piazza. Chiamala ROTATORIA D'ITALIA.
Pensa che bello| Saremo i primi ad averla in Italia.



Vanni Capoccia

Inserito martedì 18 novembre 2014


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Commenti

Nome: Lucio Lolli
Commento: Con tutte le giravolte che sono costretti a fare quei finto civico-ambientalisti dei barellieri non potevano che inventarsi le rotatorie

Nome: Claudia
Commento: Quant'è ipocrita Italia nostra di Perugia!

Nome: elvio
Commento: Direi che la giunta Romizi è abbastanza in linea, per ora, con le giunte precedenti; la pedonalizzazione del centro storico è stata per decenni una finzione, soprattutto in considerazione che qui, come nel resto della città, le violazioni ai divieti, stante la totale assenza di controlli, sono del tutto impunite. Oggi come prima le auto parcheggiate in divieto di sosta, per esempio in corso Cavour, sostano indisturbate; oggi come prima mancano i marciapiedi in vaste zone della città; oggi come prima il centro (da almeno trenta anni) è stato progressivamente svuotato non solo e non tanto di attività economiche, ma di abitanti. Non credo che si possa buttare la croce addosso a Romizi (non per adesso, almeno) ma che si debba finalmente fare una solida autocritica di come Perugia è stata trattata da giunte che di progressista, secondo me e in diversi ambiti, avevano solo il nome. Sono venuti al pettine nodi che gli ambientalisti perugini avevano evidenziato da tempo: l'eccesso di costruito, la inutilità del minimetro, il mancato sostegno alle attività culturali e di spettacolo nel centro, la acquiescenza nei confronti dei troppi locali notturni che hanno reso la vita difficile ai residenti del centro, e la lista potrebbe continuare a lungo. Certo, da un esponente di Italia nostra mi sarei aspettato altro....

Nome: Carla
Commento: Cara signo ra Sara, lei è sicuramente distratta. In quale altra città ci sono aree pedonali? Siena ha chiuso tutto il suo centro storico da più di 40 anni. A Firenze il sindaco Renzi appena eletto ha raddoppiato l'area pedonale. Nel Nord Europa non ne parliamo. Ed anche in quelle città ci saranno persone con problemi di deambulazione che sono persone con problemi delle quali sarebbe giusto ed elegante non approfittarsi per tirare l'acqua al proprio molino. A propoito. Che ne pensa signora Sara dei camion che torneranno in Corso Vannucci?

Nome: Vanni Capoccia
Commento: Carissimi le rotatorie sono come le caramelle: una tira l'altra. La prossima sarà via Baglioni, piazza Matteotti, via Pinella, corso Vannucci. Renzo Massarelli, se ritrova la penna che usava al tempo di Boccali, c'ha da scrivere quanto vuole

Nome: Sara
Commento: Carissima signora Dori, mi dispiace informarla che sono tutt'altro che distratta. E' vero quanto lei riporta che ci sono le scale mobili che arrivano fino ai GIARDINI di piazza Italia, ma diversa è l'esigenza di chi va a fare una passeggiata o un acquisto in centro, da chi va a riprendere qualcuno. Chi ha problemi di deambulazione quindi dovrebbe prendere le scale mobili o dovrebbe essere privato della possibilità di accedere al centro storico? Io ho sempre abitato in centro, e non ravviso alcuno dei problemi qui riportati di futura mancanza posti auto per residenti o caos maggiore. L'ipotesi è di portare le auto non in tutta la ztl ma solo nella parte iniziale. Perchè fare sterile polemica? Poi lei invita a prendere le scale mobili quando i genitori che vanno a prendere i figli a scuola parcheggiano sopra i marciapiedi dentro il portone d'ingresso? Si immagini un genitore che deve accompagnare il figlio in centro, parcheggia la macchina a piazza Partigiani, sale con il figlio con la scala mobile, per poi ridiscendere, anzichè salire con l'auto, lasciarlo ed andarsene. Ma in quale città d'Italia avviene una cosa del genere? Per lavoro giro molto, ed una ztl così come è stata concepita finora, fallimento totale, esiste solo a Perugia. Inoltre l'idea di parcheggiare le auto in via Baglioni, con strisce bianche e non blu a tempo, e togliere finalmente le auto da piazza Matteotti, renderebbe al centro l'importanza che si merita. Chiudo invitandola a non parlare di distrazione di persone che neanche conosce, magari prima si permetta di dire il suo pensiero senza giudicare chi non la pensa come lei.

Nome: Andrea Misiani
Commento: Cara Sara, scrivendo popolare credo intendesse ripopolare che vuol dire portare le persone in un luogo dove non ci sono. Da questo punto di vista Piazza Italia ha tutto, tanto è vero che non è spopolata: ci sono le scale mobili, la Banca d'Italia, i bar, la Giunta ed il Consiglio Regionale, Provincia, Prefettura, i due più prestigiosi alberghi della città, nei giardini avvengono continuamente mercatini. In parole povere quel luogo di tutto ha bisogno, tranne che di essere banalizzato a semplice ed inutile ROTATORIA.

Nome: Federico
Commento: Cara Sara, al nome ROTATORIA D'ITALIA temo che ci si dovrà abituare. Oramai a Perugia la chiamano tutti: "La Rotatoria", non aggiungono più nemmeno d'Italia

Nome: Dori Verdi
Commento: la signora Sara abita al centro, ma è distratta, altrimenti si sarebbe accorta che in Piazza Italia (si chiama piazza ma è un bel giardino) arrivano delle comode scale mobili collegate ad un parcheggio. Ma in fondo la distrazione pare sia una cosa diffusa a Perugia: il vicesindaco per esempio non ricorda quello che diceva sula Ztl e su piazza Italia prima di diventare il vice di Andrea Romizi. Ma anche Renzo Massarelli ha ritrovato la memoria dopo che gli stavano facendo notare le sue contraddizioni. E secondo me tra non molto con le auto in via Baglioni e la sosta di mezz'ora o 40 minuti ne dovrà scoprire un'altra di contraddizioni. C'è n'è un altro che prima parlava del centro storico ed ora non dice niente è Paolo Bartoli.

Nome: Sara
Commento: Ma come potete scrivere una banalità di questo genere chiamandola rotatoria d'Italia. L'idea è eccezionale, perchè permette a tutti di accedere ad una piccolissima parte del centro, per portare su persone o per riprenderle. Ciò non reca danno a nessun tipo di monumento, altrimenti sarebbe meglio bloccare l'accesso ai giganteschi autobus piuttosto che alle macchine. Inoltre non toglie posto ai residenti. Io sono una residente del centro storico e non ho paura che i 5 o 8 posti dati a chi viene su possano inficiare su chi ci abita. Torniamo finalmente a popolare il centro, e smettiamola di scrivere castronerie per difesa politica o per chiusura mentale. Articolo assurdo e senza senso..

Nome: Alessio Relli
Commento: Dottor Massarelli il mondo italiano, anche quello giornalistico, è pieno di furbi, non ci si metta anche lei per favore: per giudicare la giunta Romizi Barelli usi gli stessi mezzi usati per giudicare quella di Boccali. Dopo aver usato la clava (Corriere dell'Umbria), contro la giunta di sinistra ora usi lo stesso mezzo contro quella di destra

Nome: Alessio Relli
Commento: E' vero! in un convegno sul Mercato Coperto organizzato da Italia Nostra (forse anche Vivi il Borgo) tenuto al Cinema Pavone Barelli disse che "non si deve portare la periferia al Centro storico". Ora che è sindaco e gli piace tanto tenere in ordine la scrivania ci porta le rotonde... pardon, le ROTATORIE

Nome: Rosa
Commento: Massarelli se vuol dire cosa pensa ha una rubrica nel Corriere dell'Umbria è ipocrita nascondersi dietro un'associazione che oramai è solo una sigla

Nome: Achille
Commento: Non male Rotatoria d'Italia. Lo ricordo anch'io Barelli che diceva "non portiamo la periferia al Centro storico". Ma ormai quel Barelli lì non esiste più. Ce n'è un altro ottenebrato dalla vanità e dall'ambizione

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