14/08/2024
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Ancora un'area inquinata da verificare
Oggi anche quell’area potrebbe avere la sua “miniterra dei fuochi” perché si verificano ancora fenomeni di percolato             
È stato pubblicato l’elenco regionale delle aree inquinate dalla presenza di discariche, da bonificare. Probabilmente, però, ne esistono altre meno conosciute e pubblicizzate. Una, ad esempio, interessa il lungo Tevere nella zona sud del territorio comunale di Perugia in località “Piscinello Teverina” (o Romani) nell’ambito della ex IX Circoscrizione. In quella zona negli anni ’80 furono depositate migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti urbani e di altra provenienza senza alcun trattamento. Vennero riempite alcune cave prodotte dall’attività estrattiva di materiale inerte per l’edilizia e lasciate a cielo aperto. Quei rifiuti non furono mai rimossi e l’operazione ebbe il consenso completo da parte dell’allora Amministrazione Comunale, contravvenendo leggi e regolamenti. La decisione venne presa perché l’impianto di Ponte Rio per la raccolta e l’incenerimento dei rifiuti gestito dalla ditta Cecchini fu chiuso per le emissione inquinanti. In attesa che venisse attivata la discarica controllata di Pietramelina. Così oggi anche quell’area potrebbe avere la sua “miniterra dei fuochi” perché, a detta di pescatori, si verificano ancora fenomeni di percolato. È quindi, opportuno che anche in quel sito l’agenzia regionale Arpa faccia un monitoraggio per verificare la situazione ed eventualmente si provveda ad un intervento di bonifica nella prospettiva della realizzazione di progetto di Parco Fluviale Comunale, recuperando un intero territorio evidentemente degradato.
 


Lauro Ciurnelli, ambientalista

Inserito martedì 11 novembre 2014


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