22/12/2024
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Cassonetti interrati? un inutile ritorno al passato
Occorre creare un rapporto costante tra cittadino e operatore, affinché questi possa informare e al tempo stesso controllare la qualità e correttezza della raccolta

Il M5S di Perugia esprime forti perplessità riguardo la scelta preannunciata dal Vice Sindaco della realizzazione di cassonetti interrati per la raccolta dei rifiuti in centro storico, da ubicarsi in Piazza Matteotti e Piazza Grimana.

Concordiamo sul fatto che il sistema adottato della raccolta domiciliare con sacchetti lasciati a terra presenta delle criticità che vanno affrontate, ma il ritorno al cassonetto non presidiato non rappresenta la soluzione.

Da quanto abbiamo appreso dalla stampa, l’attuale Amministrazione intende eliminare quasi totalmente il porta a porta, lasciandolo solo per la raccolta dell'umido.

Ed ecco la prima anomalia, perché è certo che proprio la giacenza dei sacchetti di umido a terra è quella a creare maggiori problematiche ai cittadini.

I cassonetti interrati sono destinati a vanificare i risultati positivi raggiunti in termini di percentuale di RD dalla raccolta porta a porta e sono destinati a dimostrarsi un fallimento, come avvenuto in altre città che lo hanno già sperimentato.

Alti sono infatti i costi di realizzazione: per ogni singola postazione si va da un minimo di 43.000 euro, fino a 84.000 euro e ancora più elevati i costi di manutenzione.

Non essendo siti presidiati, i cassonetti interrati si prestano facilmente all’abbandono di rifiuti sia da parte di coloro che non fossero forniti di tessera magnetica, sia in caso di malfunzionamento, non infrequente, potendo quindi rapidamente trasformarsi in piccole discariche.

Per non dire poi cosa accadrebbe alla qualità del materiale separato, che è invece l’obiettivo verso cui muovere. E’ dato ormai inconfutabile che l’unico sistema di raccolta che permette di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata e di riciclo, nonché ricavi importanti dai materiali differenziati, è il sistema “porta a porta”. Anche solo pensare di ritornare al sistema del cassonetto stradale, interrato o meno, oltre a denotare una scarsa competenza in materia, è un ritorno al passato che non ci possiamo permettere.

Quando poi sentiamo che tra le principali motivazioni dei cassetti interrati vi sarebbe il decoro urbano, invitiamo tutti a riflettere, in primo luogo, sull’abbandono certo di rifiuti, in secondo luogo, sul livello estetico dei grandi mezzi Gesenu, che rivedremo circolare per le nostre strade, in questo caso, è il caso di dire per le nostre piazze, per effettuare le operazioni di svuotamento e di pulizia.

Il Movimento 5 Stelle Perugia crede nella raccolta differenziata spinta e di qualità e crede che una società a Rifiuti Zero sia possibile, basta solo volerlo.

Il primo passo da compiere è informare e formare la cittadinanza e rivedere anche sotto il profilo concettuale l’organizzazione del servizio. Una organizzazione più puntuale ottiene minori impurità nelle frazioni raccolte, permette maggiori introiti dai Consorzi di filiera ed è sempre maggiormente performante rispetto ai contenitori stradali incustoditi, compresi quelli interrati.

Occorre, innanzitutto, creare un rapporto costante tra cittadino e operatore, affinché questi possa informare e al tempo stesso controllare la qualità e correttezza della raccolta stessa, chiarendo ai cittadini tutti i dubbi e prevenendone gli errori.

La materia della gestione dei rifiuti è prima di tutto organizzativa e culturale e solo successivamente ingegneristica e tecnologica.

Senza un adeguato e qualificato presidio da parte di personale competente, gli sforzi, anche economici, compiuti per fare raccolta differenziata rischiano di vanificarsi, con conseguenti gravissimi danni anche economici per i cittadini tutti. E questo è sotto gli occhi di tutti.

La raccolta differenziata nel centro storico, va certamente migliorata.

E allora come fare?

Basta prestare attenzione alle esperienze consolidate di raccolta nei centri storici di comuni virtuosi per farsi già solo una idea.

Ci sono tre tipi di servizi tra loro similari, nella metodologia, che potrebbero ben attagliarsi anche al nostro centro storico: EcoBus, EcoStop e il sistema “Carretta Caretta”, censito tra le buone pratiche dalla International Solid Waste Association, con sede a Copenhagen. La Iswa è l´unica associazione che promuove la gestione dei rifiuti sostenibile servendosi di professionisti del settore.

Tutti i sistemi citati hanno la caratteristica di servirsi di piccoli mezzi, ecosostenibili, di evitare la giacenza a terra dei sacchetti della raccolta e di consentire che l’utente si interfacci sempre con un operatore qualificato che può verificare la correttezza del conferimento e chiarire tutti i dubbi dell’utente, in ordine al proprio corretto operato.

Il sistema “Carretta Caretta”, in particolare, utilizza piccoli mezzi, che rappresentano veri e propri "cassonetti mobili". Questi mezzi, denominati "carrette", in giorni e in orari prestabiliti si posizionano negli spazi a loro dedicati in diverse zone del centro storico, per servire i cittadini nel conferimento.

In ogni area dedicata alle carrette, appositamente segnalata, sono riportati orari, istruzioni di raccolta e comunicazioni ai cittadini.

Gli operatori "Carretta Caretta" svolgono come detto azioni di educazione al riciclaggio e nel contempo forniscono agli utenti i sacchetti per la raccolta. Il progetto prevede che, durante l´orario di sosta del mezzo, gli operatori ecologici si dedichino alla comunicazione con i cittadini e allo spazzamento della zona limitrofa, così da accorpare in un unico turno flessibile lo spazzamento e la raccolta, evitando la giacenza a terra dei sacchetti.

Tale sistema di raccolta ha anche l’importante vantaggio di poter conferire l’organico giornalmente.

Parte dei mezzi Carretta Caretta possono essere anche elettrici e con ricarica alla palina.

Durante il conferimento i mezzi sono spenti, quindi, non consumano combustile apportando un risparmio netto anche rispetto al sistema porta a porta.

La raccolta con questo sistema permette oltre al controllo della correttezza del conferimento anche la pesatura degli scarti conferiti, pertanto, si presta all’applicazione della tariffa puntuale.



MoVimento 5 Stelle Perugia


Inserito martedì 4 novembre 2014


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Commenti

Nome: Franz
Commento: Il modo giusto sarebbe far pagare la spazzatura a consumo e non per superficie abitata. Ergo, se il contribuente (tartassato) viene stimolato a fare la separata o differenziata, avremo meno discariche e più materiali da riciclare, cioè alle discariche andrebbero tutti i resti di cucina in breve tempo decomponibili, mentre i materiali tipo plastica, vetro, metalli etc. si potrebbero rivendere alle fabbriche. Ma questo è un modo troppo difficile da far capire alle amministrazioni locali anche perché si ritroverebbero in cassa con meno soldi ma a sufficienza per risolvere questo problema. Però nel frattempo aumentano costi e soprattutto aumentano i volumi consumati nelle discariche.

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