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L’Università per stranieri è un bene comune della città
L’Università per stranieri è un bene comune della città
Preoccupanti e sempre più forti scricchiolii dall’Università per stranieri
Nel momento in cui i perugini si apprestano a festeggiare la fine del restauro dell’Arco etrusco, dalla stessa piazza dove si trova questo simbolo di Perugia nel mondo si sentono uscire preoccupanti e sempre più forti scricchiolii dall’Università per stranieri.
Anche lei è un immagine di Perugia, come l’Arco etrusco, ne è senso e sostanza: un’istituzione culturale di alto livello che contribuisce a fare di Perugia una città della cultura, dei giovani, del colloquio e del confronto tra persone di diverse nazionalità. Inoltre, e la cosa non è da sottovalutare, è una delle fonti che muovono l’economia della città.
Proprio per questo pensiamo che la risoluzione e la discussione dei suoi problemi (la perdita degli iscritti è il principale) non possano essere ridotti a questioni interne dell’Università
Il suo destino riguarda tutti noi, per questo chiediamo al Sindaco di Perugia Andrea Romizi, alla Presidente della Regione Catiuscia Marini di farsi carico del presente e futuro dell’Università per stranieri.
Presente e futuro dei quali, ovviamente, dovranno essere protagonisti i dipendenti dell’Università, prendendo in mano la rinascita del loro luogo di lavoro, prima di diventare assieme a Perugia le vittime principali della situazione che stanno vivendo.
Ma l’Università per stranieri è un bene comune della città. Il suo destino non riguarda solo gli “addetti ai lavori”. Invitiamo, quindi, i singoli cittadini e le associazioni cittadine sparse in ogni luogo del Comune ad essere partecipi ed attente alla sua sorte.
L'articolo del Giornale dell'Umbria che ha commentato l'accordo di rete tra Università per Stranieri e altre Università italiane.
Società Generale di Mutuo Soccorso fra gli Operai e Artisti di Perugia
Nome: Marco Commento: Ma i "barellieri" erano animati da amore per la città o dal rancore verso Boccali? Da quando il loro vate Barelli ha soddisfatto la propria smisurata ambizione si sono azzittati: Lo spaccio? E' diminuito. L'Università per Stranieri? E dov'è il problema se calano gli studenti.
Nome: franco Commento: Il sindaco svicola dai problemi, ma se li ritroverà tutti addosso, anche questo dell'Università per stranieri. Se pensa di governare la città dicendo solo è stato Boccali...
Nome: Iris Maitani Commento: Un sindaco degno di questa città già avrebbe dovuto chiedere chiarimenti al rettore.
Nome: Antonio Rondini Commento: Cristina ha detto il giusto, che poi, quello che ha scritto, vuol dire che ci rimetterebbe Perugia. Speriamo che sappia reagire
Nome: Cristina Commento: Ci rimetterebbero solo coloro che non godono di alcun privilegio: studenti, insegnanti specializzati ma precari, piccoli commercianti, strutture ricreative e culturali ecc.
Nome: Vanni Capoccia Commento: Se fosse vero che studenti della nostra Università per Stranieri verranno dirottati verso altre città non solo ne riceveremmo un danno economico. E' ovvio che ci saranno meno camere in affitto, meno clienti nei locali, meno visitatori nei musei, meno spettatori nei cinema ed ai concerti.
Ma ancor più grande sarà il danno culturale. Incontrare per strada giovani di tutto il Mondo, vedere le varie sfumature di colore della loro pelle e dei loro capelli, sentirli parlare tra di loro nella loro lingua, poter scambiare parole con loro è una grande ricchezza per la nostra città, in particolare lo è per i giovani della nostra città, per i nostri figli ed i nostri nipoti.
Nome: Lucio Pellegrini Commento: Questa è una "botta" più forte di quella di Capitale europea della cultura.
Nome: fabio Milletti Commento: Una notizia come questa dovrebbe suscitare un grande allarme in città. Invece vedo che nessuno ne parla. Sindacati, dipendenti, professori, Comune, Regione tacciono. Evidentemente a loro va bene questa situazione, altrimenti non si spiega
Nome: Francesca Commento: Capito perché non siamo una capitale della cultura? Perché non lo meritiamo
Nome: Rosa Commento: Inaudito. Non si sa nemmeno cosa dire
Nome: Cesare Commento: L'allarme lanciato dalla Società Operaia era fondato; leggendo attentamente l'articolo comparso sul Giornale dell'Umbria si capisce molto bene che ci sia qualcosa di poco chiaro nelle politiche di Palazzo Gallenga. la delocalizzazione di circa 500 studenti in altre sedi comporterà un ulteriore allontanamento degli studenti dalla nostra città e dalle nostre due Università con pericolose ricadute sia occupazionali che economiche. Non si capisce perché, per far fronte alla revisione di spesa, la strada giusta sia quella di far a meno dei precari, e non magari una migliore ed allargata offerta formativa. A leggere l'articolo sembra proprio che la strada giusta sia l'allontanamento degli studenti da Perugia con tutto quello che ne consegue soprattutto sotto il profilo dell'immagine che fin qui ha goduto l'Università per stranieri. Se qualcuno vuol distruggere l'immagine dell'Ateneo e di conseguenza della città di Perugia, troverà sicuramente una forte opposizione da parte della società civile.
Nome: Roberto Rossi Commento: Consiglierei sindacati e dipendenti di leggere quello che ha scritto Achille. Altrimenti nessuno li ascolterà. Per il resto il Rettore Paciullo sta dimostrando di essere quello che è un politicante senza visione. Mi pare che il silenzio di Romizi e Catiuscia Marini sia complice. A loro sta bene così che gli studenti vadano a studiare fuori Perugia. Tanto Perugia di studenti ne ha pesri così tanto che 500 più o meno per loro due è uguale
Nome: Società operaia Commento: Volevamo rassicurare il signor Achille. Mai ci siamo impegnati per i vantaggi di qualcuno. Noi facciamo quello che pensiamo sia utile alla nostra città. Sempre a favore di Perugia, mai contro o a favore di qualcuno
Nome: Alessio Relli Commento: Ma sì! E' giusto così! Noi siamo una città ricca. Siamo la Capitale della cultura| Dobbiamo essere generosi mandiamo studenti in altre città. In fondo un migliaio in più o in meno di studenti a noi che ci fanno con tutto quello che abbiamo?
Nome: Achille Commento: Università bene comune va benissimo e va difesa. Gli studenti dirottati è una cosa che grida vendetta. Però pensate anche ai privilegi di chi ci lavora ed ai quali sarebbe ora che dessero un taglio. I privilegi non sono un bene comune, sono un bene loro