16/07/2024
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La Polvese appartiene agli Umbri
La Provincia cessi il gioco delle tre carte e faccia chiarezza

"Inaccettabile che a decidere del destino di un bene così prezioso sia il presidente uscente di un ente che avrebbe dovuto essere soppresso e che invece le riforme di Renzi hanno resuscitato".
"E' tempo che finisca il gioco delle tre carte, che la Provincia esca allo scoperto e faccia chiarezza su questa vicenda dai contorni preoccupanti ed ambigui. E' inaccettabile che a decidere del destino di una parte così importante del nostro territorio regionale siano il presidente e l'esecutivo uscente di un ente che avrebbe dovuto essere soppresso e che invece le riforme di Renzi hanno resuscitato. Siamo convinti che l'Umbria si mobiliterà contro la privatizzazione e la cementificazione di un bene prezioso come l'Isola Polvese". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione per un'Umbria Migliore, commenta la previsione dell'alienazione dell'Isola Polvese contenuta nel Piano delle alienazioni 2014-2016 della Provincia di Perugia.
"Ci sono beni pubblici e beni privati. E poi esiste una categoria di beni che sfugge a questi due tipi di appartenenza andandosi a collocare su un piano privilegiato, non suscettibile di valutazione economica e di manovre di esclusione, in quanto volti all'esercizio dei nostri diritti fondamentali. Il paesaggio è uno di questi e sarebbe bene che la Provincia di Perugia se ne rammenti. Già nel marzo scorso, quando l'ente provinciale aveva deliberato l'affidamento del servizio di gestione della Polvese ad un soggetto privato per ventun anni, avevamo espresso forti perplessità nei confronti di un'operazione che, se da una parte presentava una dubbia convenienza economica, dall'altra prevedeva sicure ripercussioni negative dal punto di vista ambientale, culturale e di sostenibilità. Quella delibera, che poi fu ritirata - spiega Dottorini - oggi invece rispunta fuori con la previsione nel bilancio provinciale di un'entrata di 30 milioni di euro ricavati dalla vendita dell'isola più grande del Lago Trasimeno. Tutte le rassicurazioni date e gli impegni presi sembrano quindi carta straccia. Riteniamo grave che si decida di fare un passo indietro e ancora più grave che questa scelta sia motivata dalle difficoltà finanziarie in cui versa l'ente. Ancora una volta nessun coinvolgimento di cittadini, associazioni e soprattutto delle amministrazioni direttamente interessate rispetto a un'area ricadente nel loro territorio comunale. Torniamo a ribadire - prosegue Dottorini - che sarebbe intollerabile osservare un luogo incantevole come l'Isola Polvese, un pezzo della nostra storia e della nostra geografia, essere trasformato in un centro sportivo con tanto di piscina, campo da tennis e da golf. Inoltre è prioritario che si ponga l'accento sulla fruibilità che gli umbri avranno di questo gioiello della natura che appartiene a loro da sempre e che, negli anni, è divenuto oltre che meta turistica anche un importante centro di educazione ambientale".



Oliviero Dottorini


Inserito venerdì 24 ottobre 2014


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