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Anche a Perugia e in Umbria rischi esondazioni
Anche a Perugia e in Umbria rischi esondazioni
Occorre un progetto di pianificazione generale sulla valorizzazione del patrimonio idrico regionale e per Perugia realizzare finalmente il progetto di Parco Fluviale Territoriale
Le esondazioni di fiumi e torrenti, che colpiscono drammaticamente la nostra penisola in questo avvio di autunno, devono far riflettere anche le istituzioni umbre. Si sa per certo che anche la nostra regione è nell’elenco delle aree ad alto rischio per il dissesto idrogeologico. Ovviamente per noi la cartina di tornasole è data dal Tevere e i suoi affluenti che arricchiscono il bacino idrografico. Per questo il grande fiume da solo rappresenta un indiscutibile influenza sull’equilibrio dell’ecosistema regionale. Il Tevere interessa tutto il territorio comunale da nord a sud e, quindi, spetta all’Amministrazione Comunale attivare le sue competenze e sospingere quelle di altri soggetti per il suo recupero e la salvaguardia prima che sia tardi. Soprattutto adesso che il depotenziamento delle province ridimensiona le deleghe regionali. In altre parole occorre un progetto di pianificazione generale sulla valorizzazione del patrimonio idrico regionale e per Perugia realizzare finalmente il progetto di Parco Fluviale Territoriale. Un’opera che recuperi la caratteristica identitaria del territorio che vede in alto il colle con i palazzi del potere e i luoghi sacri e a valle il fiume fra storia e mito con tutto l’alto e unico patrimonio paesaggistico. Sotto questo punto di vista, allora, tutti gli interventi passati e futuri, che non hanno alcuna programmazione generale, risultano palliativi e strumentalmente elettoralistici. Se non addirittura dannosi. Del resto la costruzione di un progetto di salvaguardia ambientale per il Tevere da definirsi parco non è impossibile visto che già ne è stato realizzato uno nel territorio ternano.