Il girone dei golosi
(cantica in sestina dantesca)
Nel mezzo dell'autunno ormai inoltrato si ripropone ormai da molti anni evento dal sapor di cioccolato: vediam se è positivo o se fa i danni se è ver che fa girar l'economia o giran palle e aumentano gli affanni.
La bega inizia qualche mese prima al tempo che si monta la struttura quando una capa che si crede cima sbuffato aveva contro la bruttura "Il palco offende il santo e io lo vieto" e poscia fanno palco e copertura.
Ma questo non sarebbe un gran problema che il perugin del palco se ne fotte prende atto che il suo assessor fa pena e per altre cose ha palle rotte: tipo che l'acropoli è in ostaggio di orde che la invadono giù a frotte.
Si vedono in effetti scene assurde il centro in ogni dove è assediato, gitanti sembran le milizie curde, si scannan per un po' di cioccolato. Il bello è che ci vengon fino a qui per prender ciò che c'è al supermercato.
Chi pensa che la cosa ci fa bene di solito ci parla dell'indotto che orde portan soldi a mani piene e non è ver che la città fa il botto. Però a sentir chi in centro ci lavora sembra che solo uno guadagni un botto!
Mi si dirà che siamo provinciali che perugini son retrodatati che dove insiste il bene vedon mali e in ciò che resterem sempre sfigati. In questo forse un poco c'è di vero ma é meglio che esser gregge di affannati.
Io penso, per finire questo canto, che sia un evento finto-popolare che soffoca Perugia come un guanto e che sia quantomen da ripensare. Sia chiaro non ce l'ho con chi organizza ma con chi gli fa far come gli pare!