Il teatro e il dis-equilibrio
(In supporto di Nico Pellicoro e dei suoi sogni)
Si parla tanto di rivitalizzare i quartieri e sicuramente c'è un gran fermento di persone che senza lamento fanno del loro del loro meglio e non da ieri.
Stupisce pertanto, e sarò un po' rude, se chi con la croce dovrebbe aggregare decide in un colpo senza pensare che un bel teatro da oggi si chiude.
Non so se è vero quel che si legge che un prete decide che il palco gli ingombra verrebbe da chiedergli con forza di tromba: "Ma è con il ping pong che formi il tuo gregge?"