14/08/2024
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La Corte dei Conti blocca la E45 autostrada
Ma governo e Regione insistono sulla cattiva strada

"Nonostante abbia affermato l'inutilità delle grandi opere, Renzi mette l'autostrada a pedaggio tra le priorità. E la Regione ribadisce il suo ok, senza chiedere alcuna esenzione o sgravio per i residenti"

"La Corte dei Conti boccia la trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio, ma il governo Renzi e la Giunta regionale insistono nella realizzazione di questa follia progettuale. Ovviamente senza alcuna esenzione o sgravio del pedaggio per i residenti e con un impatto ambientale ed economico devastante". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore, commenta la delibera con cui la Corte dei Conti ha bloccato la delibera del Cipe di approvazione del progetto di trasformazione della E45 in autostrada, ribadendo le ragioni della mobilitazione contro "un'opera che all'Umbria lascerà soltanto devastazione e pedaggio".
"Con la delibera della Corte dei Conti – spiega il consigliere - è arrivata la prima battuta d'arresto per il progetto della Orte-Mestre a pedaggio. I dubbi sollevati dalla Magistratura contabile sulle coperture finanziarie che stanno alla base del project financing sono pesanti e non possono passare in sordina. Secondo la Corte dei Conti gli 1,8 miliardi di euro di defiscalizzazioni previsti dal Piano economico finanziario (Pef) necessitano di un ulteriore passaggio normativo ed è indebita la previsione di un surplus aggiuntivo (fino a 9 miliardi) alla remunerazione del capitale investito a carico dello Stato a tutto favore dei privati. Eppure il premier Matteo Renzi, nonostante le sue ripetute dichiarazioni sull'inutilità delle grandi opere per lo sviluppo del paese, ha deciso di gettare ancora un po' di fumo negli occhi agli italiani, inserendo la Orte-Mestre tra le priorità dello Sblocca Italia. Anche la Giunta regionale nel Piano dei Trasporti ribadisce il sostegno a quest'opera assurda, tra l'altro senza fare alcun accenno preciso ad esenzioni o sgravi per il pedaggio degli umbri. Ce n'è abbastanza per proseguire nella mobilitazione, sia attraverso la raccolta firme nella petizione regionale che partecipando alla manifestazione nazionale di protesta indetta dal Comitato No Or-Me per il 20 e 21 settembre per lo stralcio definitivo dell'intero progetto".
"I rilievi della Corte dei Conti - prosegue Dottorini - fanno scricchiolare il già traballante assetto finanziario alla base di quest'opera inutile e devastante, eppure il Governo Renzi non accenna a ripensamenti. Nella stessa direzione vanno le linee guida del nuovo Piano Regionale dei Trasporti 2014-2024 presentate dalla Giunta regionale. Nel documento si ribadisce purtroppo il parere favorevole della Regione Umbria alla delibera del Cipe, chiedendo l'inserimento del Nodo di Perugia, attualmente assente, ma senza fare alcun cenno alla richiesta di uno sgravio dal pedaggio per i residenti. E non potrebbe essere altrimenti, visto che l'intero progetto è a carico dei cittadini, delle famiglie delle imprese che si vedranno gravate di un ulteriore salasso economico per potere usufruire dell'unica arteria a scorrimento veloce di cui la nostra regione dispone".



Oliviero Dottorini

Inserito venerdì 5 settembre 2014


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