16/07/2024
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Prosegue lo stato di agitazione alla Cosmologic di Ponte San Giovanni
Istituzioni e sindacati stanno cercando di organizzare il tavolo nazionale con la proprietà dell'azienda

Incentivi per l'impresa e formazione per i dipendenti. Sono questi i binari su cui si muoverà la proposta che sindacati e istituzioni porteranno al tavolo nazionale per discutere del futuro della Cosmologic di Ponte San Giovanni, srl con sede a Bologna che gestisce la logistica delle profumerie del gruppo Limoni, e che ha annunciato la chiusura della filiale perugina con conseguente licenziamento di 57 lavoratori, per la gran parte legati all'azienda con contratto di apprendistato. 

“La cosa che ci fa più male – sottolinea Nadia, che nel magazzino ponteggiano si occupa della supervisione di tutto l'iter distributivo – è che ci sentiamo traditi. Fino a pochi giorni prima della comunicazione dell'avvio della procedura di mobilità, infatti, i rappresentanti della proprietà ci parlavano di premi produzione e di rinnovo automatico del contratto. Perché il lavoro c'era, e per sbrigarlo tutto rimanevamo quasi sempre aperti anche il sabato e facevamo molte ore di straordinario. Io ultimamente ne ho fatte anche più di 60 in un mese”. Tra l'altro, nel calcolare l'impatto che la chiusura dello stabilimento ponteggiano potrà avere a livello occupazionale, va considerato anche che “lavoravano quasi sempre con noi decine di interinali. Ogni anno ne avremo avuti più di 40”. Alla Cosmologic, così, prosegue la protesta, “di giorno, portando avanti il lavoro al minimo – spiega Nadia – e occupando lo stabilimento di notte”. Perché il tempo delle trattative sta per scadere (i 45 giorni termineranno intorno a metà marzo) e non si è riusciti ancora a definire una data per il richiesto tavolo nazionale. 

Il problema è nella non facile individuazione di un referente nella proprietà con cui sia possibile veramente trattare. La Cosmologic è infatti una Società a responsabilità limitata con amministratore unico, “che nessuno di noi ha mai visto o sentito nominare”, tengono a precisare i dipendenti. Niente di strano, perché la Cosmologic - così come Limoni – fa capo al Fondo internazionale Bridgepoint, una holdig finanziaria costituita da oltre 30 banche. In termini operativi ciò significa che è il consiglio di amministrazione del Fondo a nominare un amministratore per ogni azienda controllata, dandogli un proprio mandato di lavoro da rispettare, e la Cosmologic non fa eccezione. Quanto il mandato dell'amministratore della Cosmologic sia blindato o quanto ci siano ancora margini di trattativa, però, è ancora tutto da vedere, e la partita non si può e non si deve ancora considerare chiusa. Anche perché gli eventuali “ammortizzatori” per i dipendenti sono ancora da definire, visto che del fondo governativo per la mobilità in deroga, che dovrebbe andare a tutelare anche i tanti lavoratori con contratto di apprendistato, non se ne conosce ancora né l'ammontare né i tempi per la fruibilità.



Filippo Costantini

Inserito giovedì 12 febbraio 2009


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