Obiettori d'Israele
Nel 2014 cinquanta giovani hanno rifiutato di arruolarsi e per questo finiranno in prigione a ottobre
I refuznik israeliani (in ebraico "chi rifiuta") sono giovani che rifiutano di fare il servizio militare. La leva è un passaggio obbligato nella società israeliana.
In Israele a scuola i ragazzi incontrano i rappresentanti dell’esercito che gli spiegano il ruolo e l’importanza delle forze armate e aver svolto il servizio militare è richiesto in ogni posto di lavoro.
Le forze armate israeliane hanno circa 186.500 soldati, ma possono richiamare fino a 445mila riservisti. Gli israeliani si arruolano a 18 anni e sono previsti 3 anni di servizio militare per gli uomini e 2 anni per le donne. Sono esclusi gli arabi israeliani (il 18 per cento della popolazione) e gli ebrei ultraortodossi che sono esonerati per lo studio della religione.
La maggior parte dei refuznik è composta da pacifisti o da persone che rifiutano di combattere nei territori palestinesi occupati. Alcuni hanno ragioni personali di studio o di lavoro. A causa della loro scelta finiscono in prigione per disobbedienza. Nel 2014 cinquanta giovani hanno rifiutato di arruolarsi e per questo finiranno in prigione a ottobre.
Il reportage di Martin Barzilai è stato realizzato nel 2009, Mediapart lo ha attualizzato nel 2014.
Nella foto: Tamar, 20 anni. "Sono pacifista e nel 2008 ho scelto di andare in prigione per spiegare che è possibile rimettere in discussione il tabù del servizio militare. Ho passato tre mesi in prigione e l’ultimo in isolamento perché rifiutavo di indossare l’uniforme. L’odio e l’intolleranza per scelte come la mia sono ancora più forti in momenti come questi. La mia generazione è cresciuta senza alcun contatto con la società palestinese. In questo modo l’odio nasce più facilmente". Tel Aviv, Israele, 2014.