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Centro-sinistra, centro-destra: stessa incuria per le sculture di Brajo Fuso
Gli "Elleni", recentemente restaurati, sono esposti alle intemperie nel cortile di Palazzo della Penna

Gli Elleni di Brajo Fuso, tre belle ed importanti sculture metalliche del Museo di Palazzo della Penna, sono stati messi sotto i raggi del sole durante la gestione dell’assessore alla cultura della precedente amministrazione comunale di sinistra.

Sotto quella dell’attuale assessore alla cultura della nuova amministrazione di destra, invece, le tre sculture metalliche di Brajo Fuso vengono lasciate sotto le piogge scroscianti di quest’umido e piovosissimo mese di luglio.

La  cosa è ancor più grave perché nel frattempo il Soprintendente dottor De Chirico ha inviato una lettera ufficiale al Comune di Perugia - per l’esattezza al dottor Silvio Cipriani dell’assessorato alla Cultura e credo Responsabile del Museo di Palazzo della Penna – nella quale si fa notare che (incaricata dell’istruttoria Tiziana Biganti) le “recentemente restaurate” sculture di Brajo Fuso “spostate dall’atrio al cortile” potevano subire danni e che sarebbe stata “rapidamente” “individuata una collocazione più idonea nell’ambito del percorso espositivo del Museo”.

In poche parole, cambiano gli assessori, cambiano le maggioranze; ma verso una parte del nostro patrimonio artistico la solfa, per ora, è sempre la stessa.

P.S.: probabilmente continua a piovere sulle sculture, Incomincio a pensare che la linea del buon senso non paga e che forse dovrò prendere in considerazione la possibilità di contattare Italia Nostra chiedendole, stante la lettera del Soprintendente, di valutare la possibilità di un esposto alla Procura




Vanni Capoccia

Inserito giovedì 31 luglio 2014


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Commenti

Nome: Franz
Commento: Mi piace sentire questi commenti senza nessun significato oggettivo.

Nome: Iris
Commento: Ho l'impressione che l'atteggiamento di Franz non sia un caso isolato, che in Comune ci siano molte persone come lui a partire dall'ex, per fortuna ex, esponente di Italia nostra. Penso che per il sindaco, il suo vice e l'aasessore Severini quelli di Brajo Fuso siano pezzacci di lamiera

Nome: Franz
Commento: Io non me ne intendo di arte, ma le cose belle e di valore artistico le riconosco. State parlando di arte, senza cognizione di causa, dando valore a dei pezzi di ferro, ergo, a delle vecchie carcasse metalliche di moto, assemblate in maniera maniacale. Vi ricordo che a causa di questi improvvisati artisti da strada, la vera arte sta morendo in senso di conoscenza. Dar valore al presente, intollerante per me, fa rivoltare nella tomba i nostri magnifici artisti, scienziati ed ingegneri del passato.

Nome: pier luigi
Commento: Non avrei mai pensato di scoprire che Franz s'intende di arte contemporanea (della serie: come disse Scopigno vedendo Niccolai in Mondovisione)

Nome: Claudia
Commento: Fa cadere le braccia non tanto l'ignoranza delle persone, ma il farne sfoggio. Chiamare una scultura lamiera. Parlare dell'arte come di una cosa che non si mangia... Ma poi perché aspettarsi qualche cosa di meglio? Con un sindaco ed un vice che lasciano al sole e all'acqua tre fra le più belle cose di Brajo Fuso.

Nome: Giancarlo
Commento: Incomincio a pensare che dentro il Comune la pensino come il signor Franz: Le sculture di Fuso solo ferraccio da mandare in malora

Nome: Giorgio
Commento: Con il tempo che abbiamo. Arriverà una bomba d'acqua e finiranno per terra. A quel punto se nessuno se ne accorge li rialzeranno e diranno che le ulteriori ammaccature sono di Brajo Fuso. Oppure diranno che non si poteva prevedere un tempo di quel tipo.

Nome: Franz
Commento: Con tutte le problematiche sociali della città, vi preoccupate di qualche pezzo di ferro e lo chiamate anche opera d'arte. Trovo alquanto fuori luogo tale allarmismo. Lasciate lavorare il comune per il sociale, cioè per far star meglio la popolazione vivente, non per questioni senza significato.

Nome: Giulia
Commento: stesso discorso dei lampioni delle poste: Gli Elleni chi li ha visti al Fuseum erano al protwtto sotto un tetto. Dati al museo della Penna dovevano, essenso stati musealizzati, stare dentro il museo. Invece li hanno messi all'aperto sotto l'atrio. Poi per far posto ai tavolini del Bar all'aperto sotto il sole e l'acqua. In poche parole gli hanno fatto fare il processo inveso che si fa fare alle opere d'arte. Speriamo che chi di dovere intervenga: Assessore Severini, Sindaco Romizi e Barelli che da quando è vicesindaco non apre bocca... Troppo impegnato com'è a tenere maniacalmente in ordine la scrivania

Nome: Vanni Capoccia
Commento: Questo è il link con la lettera del Soprintendente https://www.facebook.com/photo.php?fbid=709065442462148&set=pcb.709071659128193&type=1&theater

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