A quanto pare, il progetto dell’amministrazione comunale di abolire le Ztl e di dare libero accesso 24 ore al traffico privato, non è una estemporanea esternazione del neo assessore Casaioli. Lo stesso sindaco Romizi ha confermato questa intenzione dell’amministrazione comunale in un’ intervista rilasciata ad un giornale locale.
Saremmo, dunque, di fronte ad un provvedimento che ci riporterebbe indietro di 40 anni e che contravverrebbe tutti gli studi e le buone pratiche europee, relative allo sviluppo della mobilità mediante trasporto pubblico a discapito delle auto private.
Non bisogna essere scienziati nel prevedere aumenti di problemi di traffico e peggioramento degli aspetti ambientali.
Che il ventilato provvedimento strizzi l’occhio alle richieste, non troppo lungimiranti, dei commercianti del centro storico lo si capisce benissimo, ma certo non tiene affatto conto dei residenti e della sostenibilità complessiva di tale “ideona”, sia sul piano dell’immagine di Perugia che sul piano turistico.
Qualcuno se lo immagina il centro storico invaso da automobilisti alla disperata ricerca di un parcheggio? Follia.
Intanto, è bene ricordare che l’attuale Ztl permette l’accesso alle auto private nei giorni feriali dalle 13.00 alle 24.00 e nei giorni festivi dalle 7.00 alle 24.00. Altro che chiusura alle auto private.
Piuttosto si dovrebbe parlare di una modalità di accesso alla Ztl flessibile che dà buoni risultati.
Resta il problema, invece, del costo troppo alto per accedere all’acropoli ed in particolare di quello dei parcheggi. Riteniamo, in questo caso, che occorra un taglio del 50% della tariffa oraria della sosta.
Infine, non bisogna tralasciare la necessità di curare l’offerta commerciale delle attività del centro e di creare un centro commerciale diffuso, questioni queste che chiamano direttamente in causa i commercianti da un lato e le politiche di programmazione del Comune e della Regione.

Sabbatini – Mattioli - Violini