16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Privatizzazioni flop: aumentano i costi e cala qualità dei servizi.
Urge che la politica ritorni sui suoi passi e cominci a pensare che occorre un controllo pubblico su tutti quei servizi essenziali per le famiglie e per le imprese.

Privatizzazioni flop: aumentano i costi e cala qualità dei servizi. Urge ritorno al pubblico

L’ufficio studi della Cgia di Mestre ha dimostrato quanto la privatizzazione dei servizi sia stata dannosa per la qualità e i costi dei servizi stessi. Per anni siamo stati bombardati dagli spot dei sostenitori delle liberalizzazioni, che non hanno fatto altro che ripeterci come il ritiro della parte pubblica dalla gestione dei servizi non avrebbe fatto altro che aumentarne la qualità e diminuirne i costi.

Ora, al contrario, il re è nudo e chi come noi e le altre forze politiche della sinistra, ha sempre sostenuto quanto fossero grandi queste vere e proprie panzane, trova ora conforto in uno studio che dimostra esattamente il contrario.

Stante la crisi economica e i livelli di disoccupazione che hanno determinato un calo consistente dei consumi, negli ultimi 10 anni le tariffe dei principali servizi pubblici presenti in Italia hanno subito degli aumenti record: l'acqua dell' 85,2%, i rifiuti dell'81,8%, i pedaggi autostradali del 50,1% e i trasporti urbani del 49,6%. Tutte percentuali che in media sono più del doppio del tasso di inflazione. Dalla lista emerge che le assicurazioni sui mezzi di trasporto sono aumentate del 197,1% (4 volte in più dell'inflazione), i pedaggi autostradali del 62,7% (1,7 volte in più dell'inflazione), i trasporti ferroviari del 57,4% (1,7 volte in più dell'inflazione), il gas del 53,5% (2,3 volte in più dell'inflazione), mentre i servizi postali hanno subito un incremento del 37,8%, pressoché uguale a quello registrato dall'inflazione.

Qualcuno si sta arrampicando sugli specchi provando a giustificare che, in realtà, non sia stato il mercato fonte di tale disastro, bensì il passaggio repentino da un regime di monopolio pubblico ad un regime oligarchico che ha tradito i principi legati ai processi di liberalizzazione. Un’altra storiella che si aggiunge alle tante propinateci in questi ultimi anni.

La Sinistra per Perugia ritiene, al contrario, che sia ora che la politica ritorni sui suoi passi e cominci a pensare che occorre un controllo pubblico su tutti quei servizi essenziali per le famiglie e per le imprese. Se non fosse soltanto per la crisi economica, che imporrebbe interventi di calmieramento dei costi di questi servizi, va dà se che determinati settori necessitano di avere standard qualitativi elevati e soprattutto usufruibili da tutti i cittadini – utenti. Cosa, questa, che il privato non è riuscito a garantire



La Sinistra per Perugia

Sabbatini – Mattioli - Violini



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Inserito martedì 8 luglio 2014


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