BLOCCATA LA LEGGE PER TERRE A GIOVANI E DISOCCUPATI”
Nonostante le tante richieste, la legge resta ferma nei cassetti della Giunta. Non staremo a guardare, già chiesta audizione in Commissione
"Oggi
scadono i 90 giorni che la giunta aveva a disposizione per
predisporre il regolamento di attuazione per la legge che affida le
terre e i beni inutilizzati ai giovani agricoltori, ai disoccupati e
ai soggetti svantaggiati. Nonostante le mie ripetute sollecitazioni
nessun atto è stato prodotto, ma le richieste aumentano di giorno in
giorno. In un momento di grave crisi economica come quello che stiamo
attraversando, non si riesce a capire come si possa tergiversare nel
dare le gambe ad una legge che potrebbe essere un importante
strumento a favore dell'occupazione e dello sviluppo del settore
agricolo". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero
Dottorini, primo firmatario della legge concernente
le "Disposizioni per favorire l'accesso dei giovani
all'agricoltura e contenere il consumo di suoli agricoli"
emanato il 5 Aprile scorso, denuncia la mancata predisposizione del
regolamento attuativo in grado di rendere operativa la legge.
"Non
voglio credere – spiega Dottorini - che ci sia la volontà di
boicottare una legge che potrebbe consentire di valorizzare terreni e
beni inutilizzati o abbandonati e che in tanti attendono come
possibilità di costruirsi una prospettiva occupazionale. Penso
piuttosto che, oltre alle difficoltà oggettive di elaborare un
regolamento su una materia complessa, ci sia una evidente
trascuratezza nel cogliere l’importanza di questo provvedimento.
Eppure se da un lato sono tanti i terreni e i beni agricoli o a
vocazione agricola inutilizzati, dall'altro sono numerosi i cittadini
che esprimono interesse per la proposta e attendono l'istituzione del
Banco della Terra e l'emanazione dei primi bandi per l'assegnazione
dei terreni. Quella sulla terra ai giovani agricoltori - continua
Dottorini – è una legge all'avanguardia a livello nazionale, che
valorizza le risorse abbandonate e contribuisce a garantire
occupazione alle fasce più deboli del nostro tessuto sociale.
Riteniamo molto grave che, alla scadenza dei novanta giorni previsti
per la sua emanazione, ancora non ci sia un regolamento. Ho già
scritto al presidente della seconda commissione perché convochi i
responsabili del procedimento in audizione per comprendere i motivi
di questo ritardo. Non sarà certo il ritardo di dieci giorni a
compromettere l’esito del provvedimento. Ma ulteriori ritardi,
uniti al tempo previsto per la costituzione del Banco della terra,
farebbero sì che gli effetti della legge non sarebbero visibili
prima dell’anno prossimo. Il che sarebbe grave e difficilmente
spiegabile all’opinione pubblica. In qual caso non staremo certo a
guardare”.
Perugia,
5 luglio 2014
-- ------------------- Per qualsiasi informazione: 0755763236 - 3386980911
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Oliviero Dottorini
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