Il Governo deve finanziare la Cassa integrazione. È ora del Piano del Lavoro regionale
L’aumento della Cassa Integrazione, in Umbria nel mese di maggio, è
del 23,24%, passando da 2 milioni 257mila ore a 2 milioni 782mila
ore, con una disoccupazione al 10,7%, senza considerare i lavoratori
in CIG, è drammatica.
Una serie di cifre che dicono tutto su una crisi economica ed
occupazionale che non tende a finire, nonostante lo squillo di tromba
della propaganda governativa e delle associazioni padronali.
Così come è esplosiva la situazione dei lavoratori in Cassa
Integrazione in Deroga, con 11 mila lavoratori che aspettano
all’INPS, da oltre 6 mesi il pagamento di quanto dovuto.
I lavoratori in cassa integrazione in Umbria sono oltre 15mila, a cui
vanno aggiunti quelli in cassa in deroga, al momento esclusi da ogni
procedura del Governo Renzi. Una situazione inaccettabile.
Il Governo deve finanziare gli ammortizzatori sociali e non
tagliarli, deve pensare al lavoro a tempo determinato e non emanare
il ‘Jobs Act’ che precarizza a vita il lavoro.
È ora di una risposta forte e di massa, è ora che i lavoratori e i
sindacati facciano sentire la propria voce, difendendo i propri
interessi e i loro diritti.
In questo senso, è positivo il sostegno della CGIL umbra al
referendum abrogativo del pareggio di bilancio definito nella
Costituzione, di cui tra qualche giorno partirà la raccolta di
firme, come condivisibili e da sostenere le richieste di un ‘Piano
del Lavoro’ regionale, e l’iniziativa convocata per il prossimo 8
luglio a Perugia, tendente a coordinare gli sforzi e a ragionare in
una direzione sempre più integrata tra le regioni dell’Italia
mediana.
LA SINISTRA PER PERUGIA
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