Elezioni amministrative: epilogo
Il primo effetto sortito dagli apparentamenti è stato un salto indietro nel difficile e delicato processo per l’affermazione di una nuova coscienza ambientalista
La tornata elettorale è ormai conclusa.
Sicuramente per l’ambientalismo perugino è stata una sconfitta.
La logica degli apparentamenti poco comprensibile. Una strategia probabilmente pensata da tempo, che ha creato solo divisione e sospetti nel mondo ambientalista.
Non è chiaro in che cosa si sia distinta la vecchia opposizione, oggi maggioranza di governo, nella difesa dell’ambiente in questi anni. Anche il nuovo sindaco, per dieci anni consigliere comunale, non ha mai preso posizione contro la distruzione del paesaggio e il consumo di suolo a causa delle cementificazioni. Contro la politica delle grandi opere che prevedono la devastante trasformazione della E45 in autostrada. Contro l’abbandono del Tevere ad un destino residuale ecc….. Tutti problemi finora irrisolti su cui l’opposizione sarebbe dovuta intervenire e non la ha mai fatto.
Quindi il primo effetto sortito dagli apparentamenti è stato un salto indietro nel difficile e delicato processo per l’affermazione di una nuova coscienza ambientalista.
Così ambientalisti conosciuti e rappresentanti di comitati si sono visti semplicemente utilizzati per un gioco di potere e la ricerca di un discutibile protagonismo.
Fortunatamente nella notte della Repubblica non tutti i gatti sono bigi!!!
Nome: Michele Guaitini Commento: Non capisco questo grido di dolore. Posso capire una certa preoccupazione, ma prima di fasciarsi la testa sarebbe più saggio aspettare di vedere all'opera la nuova amministrazione.
Per quale motivo dovrebbe essere peggiore chi in 10-15 anni non si è opposto a scellerate decisioni, rispetto a chi in quei 10-15 anni quelle scelte ha fatto?