Parte da febbraio "l'altrapagina" a Gubbio
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.9 - 2/2009
La
cooperativa editoriale
l’altrapagina
è una solida realtà a Città di Castello, con i venticinque anni
d’attività della rivista, con i momenti di riflessione e incontro
nei convegni che organizza (l’ultimo, il ventiduesimo, il 13 e 14
settembre dedicato come recitava il titolo alla “convivialità
delle differenze:in ascolto di altre culture” e la partecipazione
di Jean Léonard Touadì, Majid Rahnema e Moni Ovadia), con l’impegno
come casa editrice (gli ultimi libri: “L’altro come esperienza di
rivelazione” di Raimon Panikkar in un dialogo con don Achille Rossi
e “La sfida della decrescita. Il sistema economico sotto inchiesta”
di Serge Latouche,Riccardo Petrella e Enrique Dussel). Il direttore
della rivista è Enzo Rossi mentre a dirigere la cooperativa
editoriale è il fratello, don Achille, parroco a Riosecco, studioso
il cui campo d’indagine spazia dalla spiritualità e l’impegno
religioso, all’esigenza di ponti tra mondi e culture diverse, ai
meccanismi perversi del capitalismo globale. Ma don Achille non è
solo un attento osservatore della modernità, se metà della sua vita
l’ha dedicata, finora, allo studio rigoroso, l’altra metà l’ha
offerta ai ragazzi facendo nascere, nel 1971, il Doposcuola di
Riosecco. Alessia Bartolini, dal 2002 al 2005 ha lavorato accanto a
don Achille nel Doposcuola, ha raccontato questa realtà, il metodo
educativo utilizzato,il cammino finora percorso, in un piccolo e
denso volume (Nel
cerchio delle relazioni. L’esperienza educativa del Doposcuola di
Riosecco, l’altrapagina
2007, pp.147, euro 10,00, presentazione di Carlo e Rita Brutti).
Scrive Cecilia «In realtà il nome Doposcuola è stato assegnato a
questa esperienza, perseguendo la strada tracciata in quegli anni dal
priore di Barbiana. Non vuole pertanto mettersi a rimorchio della
scuola, ma vuole determinarsi come una realtà che si colloca
temporalmente dopo il tempo scolastico (di qui l’avverbio “dopo”)
e che , in quanto “scuola”, possa essere autenticamente un luogo
di apprendimenti significativi, in grado di rendere le persone
libere, critiche e socialmente impegnate».
Il
locale e il globale, la stretta quotidianità e le grandi
trasformazioni nei contesti internazionali, su questo si interroga,
fornendo spunti e stimolando comprensioni, l’altrapagina.
Questa
breve premessa, sintetica limitata e incompleta, serve a delineare
cos’è l’altrapagina,
cosa
rappresenta per il territorio dove opera; serve da sfondo per
illustrare l’idea, molto semplice, che è venuta in mente ad un
piccolo gruppo di persone che vivono e lavorano a Gubbio: far nascere
l’altrapagina
Gubbio.
Cioè costruire una
versione completamente eugubina di l’altrapagina,
vista comunque la sua distribuzione, da diversi anni, nelle edicole
del centro e nella Bottega del Commercio equo e solidale di Via
Cairoli della città.
Da
febbraio questi progetto avrà concreta attuazione. Vogliamo
così creare un nuovo giornale, un bimestrale, sganciato dagli
interessi dei grandi gruppi imprenditoriali o dalle piccole
meschinerie di partito. Libero dalle costrizioni, per scrivere in
maniera diversa, nuova, altra, di Gubbio del suo territorio, delle
sue virtù, dei suoi limiti, delle sue contraddizioni.
Porsi da una prospettiva differente
nell’analizzare e giudicare i fatti, cercando al contempo forme
nuove per raccontarli. Ispirati da vecchi principi che il tempo non
logora ma rafforza: il rispetto per l’altro, la difesa
dell’ambiente, la giustizia sociale, la vicinanza ai deboli,
l’amore per la verità. Capitini li ha tradotti in nonviolenza, non
menzogna, non collaborazione.
Domenico Barberio
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