14/08/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Capitale della cultura, o del rumore?

Capitale della cultura, o del rumore?
Ci risiamo con gli altoparlanti per Corso Vannucci: ma il rumore di fondo non è cultura

Per festeggiare la scelta di Perugia tra le finaliste della capitale europea della cultura 2019 si è pensato bene di piazzare (ancora una volta!) gli altoparlanti per il corso, per trasmettere qualcosa che nessuno riesce a capire, e che peraltro nessuno ascolta.
Magari si tratta pure di cose simpatiche o intelligenti: chi lo sa, ma non importa, tanto l'importante è far rumore, far sentire rumore al "popolo"; il quale nel frattempo non riesce più a scambiarsi due parole, nemmeno per telefono, a causa del frastuono imperante.
Il potere si vede, e si sente. In questo modo, si fa capire che corso Vannucci è un luogo qualsiasi, e può essere usato come qualsiasi luogo (o non-luogo): una corsia di supermercato, una discoteca, una sala d'attesa...
Ricordo che l'uso di Corso Vannucci come una corsia di supermercato è cominciato con la sagra del cioccolato: ma ormai sembra che chiunque comandi qualcosa non ne possa fare a meno.
Del resto, se invece ciò che trasmettono gli altoparlanti è interessante e utile allo scambio tra le persone, non sarebbe stato meglio creare dei punti d'ascolto, mettere ad esempio qua e là nelle piazze dei gazebo con sedie, per permettere davvero di sentire?
E magari, addirittura, di scambiare due chiacchiere?




Inserito domenica 30 marzo 2014


Commenta l'articolo "Capitale della cultura, o del rumore?"

Commenti

Nome: francesco
Commento: capitale della cultura! una città nella cui stazione ferroviaria i bagni sono aperti solo poche ore? dove i vespasiani sono stati tutti eliminati? dove le "cannelline" vengono chiuse in continuazine? beh! per favore un po' più di civiltà...

Nome: comitato club pallotta perugia
Commento: Per avere il riconoscimento a “capitale della europea della cultura” sembra che ci stiamo vendendo l'anima. Non diciamo che non sia importante questa cosa ma solo che non può assorbire tutta la politica cittadina e lasciare in seconda battuta tutte le altre problematiche di Perugia. L'euforia ha contagiato tutti i nostri amministratori comunali. Tutto viene fatto in funzione di questa nomina (per la quale, forse, neanche saremmo stati presi in considerazione se non avessero abbinato Assisi di S. Francesco). Si arriva addirittura a progettare l'urbanistica di intere piazze cittadine, vedi il progetto di piazza Grimana che, sinceramente, credo non verrà mai alla luce. Bisogna, in ogni modo, realizzare il secondo tratto del mini-metro anche se sarebbe stato più utile per la cittadinanza farlo proseguire fino all'ospedale di S. Maria Della Misericordia invece che a Monteluce. Sembra che dalla nomina o no dipenda la sopravvivenza dell'intera città. Ma sono veramente queste le cose necessarie a dare il rilancio necessario per non farci più considerare la capitale italiana della droga?

Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7161856