San Bevignate: manca un atto formale
Il passaggio formale che metta la parola fine alla vicenda di san Bevignate che sta procurando un grande danno all'immagine della nostra città
L'associazione Vivi il Borgo firma un volantino su san Bevignate che nella sua semplicità è molto bello, perché mette assieme la chiesa templare ed il grande storico dell’arte perugino Pietro Scarpellini ringraziato per “averci restituito san Bevignate”. Ed è proprio così. Grazie al suo saggio sugli affreschi templari nella chiesa i perugini si sono riappropriati di san Bevignate; contemporaneamente Scarpellini è diventato parte integrante della storia di quella chiesa e del suo territorio assieme ai flagellanti di Raniero Fasani, al misterioso Bevignate, ai templari.
È parte della stessa narrazione, nella quale s'integrano le storie che salgono dal vicino camposanto, quelle che raccontano le fatiche di chi ha lavorato nel corso dei secoli la campagna che circonda la chiesa e quella del grande architetto manierista di Perugia Galeazzo Alessi che con la Porta del leone ha lasciato un suo segno in quel fazzoletto di terra. Un racconto del quale, per la vicenda dello “steccone” di san Bevignate, sono diventati attori il sindaco di Perugia Boccali, la presidente della Regione Umbria Marini ed il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Moriconi. Sta a loro decidere la loro parte: se essere ricordati come le persone che non hanno evitato una ferita indelebile a San Bevignate ed al suo territorio o con la gratitudine che merita chi l'ha scongiurata.
Per quanto ci riguarda non aspettiamo altro che potergli dire grazie con lo stesso stato d’animo con il quale ci uniamo al grazie a Pietro Scarpellini. Manca solo il passaggio formale che - prendendo ufficialmente atto delle volontà epresse da tutti i partiti e dalla grandissima parte dei cittadini - metta la parola fine alla vicenda di san Bevignate che sta procurando un grande danno, che giorno dopo giorno aumenta, all'immagine della nostra città. Un atto che riconoscerebbe anche il diritto degli studenti, che scelgono la nostra Università per laurearsi, di essere accolti e non sconfinati in quel posto adatto alla Chiesa di san Bevignate, ma infelice per loro.
Nome: Società operaia Commento: La Società Generale di Mutuo Soccorso fra gli Artisti e gli Operai di Perugia accoglie l'invito del suo consigliere Primo Tenca. Chiede, pertanto, ai cittadini che hanno a cuore la chiesa di san Bevignate di essere presenti alla seduta del Consiglio comunale di lunedì pomeriggio 31 marzo ore 17,00 (le sedute del consiglio sono aperte ai cittadini).
Ricorda che, di là dalle prese di distanze dal progetto e dalle dichiarazioni ufficiose dei politici contro di esso, non c'è l’atto ufficiale che cancelli lo “steccone edilizio di san Bevignate”. La cui costruzione sarebbe una ferita indelebile per il nostro paesaggio, un’offesa alla nostra storia ed alla nostra cultura, una mancanza d'attenzione verso gli studenti che scelgono Perugia per studiare mandati a vivere in un luogo inadatto a loro, un lascito offensivo per le future generazioni.
Nome: Alessio Commento: Grazie a Pietro Scarpellini, vero amante della cultura. Grazie alle associazioni e ai cittadini che si stanno impegnando per la difesa di san Bevignate. Di sicuro non si possono ringraziare gli Amministratori, responsabili di questo scempio.
Nome: Giancarlo Commento: Andrà a finire che l'atto formale finale, se non lo compieranno al più presto sindaco Boccali, presidente Catiuscia Marini e Rettore Moriconi, lo compierà la Corte dei conti che presenterà il conto a loro tre, alle loro giunte, ai loro consigli ed al consiglio d'amministrazione della Università.
Nome: Adua Commento: a Pietro Scarpellini dobbiamo dire grazie sicuramente
Nome: Paolo Lupo Commento: Bisogna riconoscere che gli unici che non si approfittano di san Bevignate per tentare fortune politiche sono i rappresentanti della Mutuo Soccorso
Nome: Marco Commento: Volevo ringraziare vivi il borgo per aver ricordato Pietro Scarpellini ed anche la società di mutuo soccorso che non ha mai mancato di ricordare quello che ha fatto per Perugia
Nome: Claudia Commento: Sarebbe interessante sapere se il dubbio che ha posto sul piatto Giorgio sia fondato o meno. Basterebbe se consiglieri comunali, regionali, assessori, Rettori, Soprintendenza ci facessero sapere se è vero che non mettono la parola fine alla storia finita di san Bevignate perché temono che la Corte dei Conti gli presenti il conto.
Nome: Filippo Commento: Giorgio ha colto nel segno. Hanno paura che la Corte dei conti presenti il conto e di dover mettere le mani nel loro portafoglio
Nome: Graziella Commento: Vanno incalzati. Devono essere costretti a mettere la parola fine sullo scempio di san Bevignate.
Nome: signor_GI Commento: Nessuno ne vuole parlare. In via Faina a Perugia c'è una palazzina dell'Adisu per gli alloggi degli studenti che è stata dichiarata inagibile perché non sono state consolidate le fondazioni. Poi in via del Fagiano, vicino alla sede Adisu, c'è un palazzo che il Comune ha ceduto alla Regione che deve essere recuperato. Perché non si sono recuperati questi immobili anziché progettare quell'obbrobrio nei pressi della chiesa di San Bevignate?
Nome: Giorgio Commento: Fanno i lilloni. Hanno paura che la Corte dei conti vada da loro a chiedergli conto dei soldi spesi. Ed allora traccheggiano
Nome: Rosa Commento: Hanno mandato a trattare a Roma sullo spostamento dello Studentato Oliviero, l'uomo dell'Adisu che ha fortemente voluto lo steccone di san Bevignate. Sicuri che non sia andato là a remare contro?
Nome: Giuseppe Commento: Se faranno i furbi, e stanno sicuramente pensando di farlo, dovranno spiegarlo a tutta la gente che ha riempito san Bevignate per la conferenza dell'altro giorno
Nome: Federico Commento: Faranno i furbi per arrivare alle elezioni per il sindaco e poi riaprire il cantiere?