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Collestrada: il presidio contro le devastazioni
Collestrada: il presidio contro le devastazioni
Il dissenso nei confronti del gasdotto e
della ipotizzata autostrada è massimo; pertanto, gli amministratori
comunali e regionali farebbero bene a tenerne conto
Sabato 22 Febbraio 2014, a Collestrada, di Perugia il presidio organizzato dal comitato UMBRO CONTRO LE DEVASTAZIONI TERRITORIALI ha visto la partecipazione di duecento cittadine/i di tutte le età e di organizzazioni politiche e sociali, che hanno esposto striscioni e cartelli, incentrati su idee semplici, ma fondamentali: - CHI DEVASTA I TERRITORI DEVASTA LE NOSTRE VITE. - "TERRORISTA" È CHI SPECULA E DEVASTA I TERRITORI, NON CHI LI DIFENDE E RESISTE! - NO ALLA TRASFORMAZIONE DELLA E45 IN AUTOSTRADA. - NO ALLA REALIZZAZIONE DEL GASDOTTO TRANS-ADRIATICO/APPENNINICO (TAP). Quest'ultimo folle progetto non solo sfregerebbe per sempre la bellezza dell'Umbria "Cuore verde d'Italia" creando gravi dissesti idrogeologici verrebbe costruito proprio nelle zone di più elevata e riconosciuta sismicità. Un dato particolarmente significativo è senza ombra di dubbio il seguente: oltre mille automobilisti hanno rallentato, per prendere i volantini, mostrando di condividerne il contenuto e solidarizzando con coloro che stavano al presidio. Come è facilmente intuibile, il dissenso nei confronti del gasdotto e della ipotizzata autostrada è massimo; pertanto, gli amministratori comunali e regionali farebbero bene a tener conto di questo elemento. Come logica conclusione di questo comunicato, riportiamo la parte iniziale del volantino, che bene sintetizza le ragioni di questa lotta: "In tutta Italia, la logica del Neoliberismo impone di realizzare grandi opere che, dietro alla vuota promessa di crescita ed occupazione, devastano comunità e territori per offrire al Dio Mercato beni comuni come la Terra, l'Aria, l'Acqua. L'Umbria non fa eccezione. Grazie alla complicità del potere politico locale, le popolazioni vedono i loro territori calpestati dalla continua cementificazione, dalla privatizzazione dei servizi pubblici, da inceneritori e da cementifici in cui si bruciano rifiuti, da progetti di centrali a bio-gas, da pale eoliche e sfruttamento geotermico; ora, a tutto questo, si aggiungono la realizzazione del gasdotto trans-adriatico (Tap) e la trasformazione dell'E45 in autostrada". Questa prima riuscita mobilitazione popolare ha costituito il contributo dell'Umbria alla GIORNATA NAZIONALE CONTRO LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI e di SOLIDARIETÀ AI NO TAV arrestati, che ha visto decine e decine di manifestazioni percorrere la Penisola dalla Val Di Susa alla Sicilia.