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Salvare San Bevignate, in nome dell'art. 9 della Costituzione
Salvare San Bevignate, in nome dell'art. 9 della Costituzione
Un appello per bloccare immediatamente l'esecutività del progetto Adisu e di individuare una diversa collocazione del complesso
Cari amici, qui sotto è trascritto l'appello per San Bevignate promosso da un gruppo di docenti del Dipartimento di Lettere. Se pensate che il complesso monumentale di san Bevignate e la sua campagna (campagna, chiesa ed affreschi al suo interno) sono un UNICO COMPLESSO MONUMENTALE) potete mandare la vostra adesione a questo indirizzo: francesca.montesperelli@unipg.it
Nell'inquietante silenzio di uffici, amministrazioni e organi di tutela si sta perpetrando a Perugia un gravissimo, inaccettabile attentato all'ambiente, al paesaggio, alla storia della Città. Un progetto edilizio, oggi già in fase di attuazione ma risalente ad alcuni anni fa, sta aggredendo uno spazio delicatissimo all'inizio del viale che conduce al Cimitero Monumentale, esattamente a pochi metri dalla trecentesca Chiesa di San Bevignate, già sede perugina dell'Ordine monastico-cavalleresco dei Templari, monumento di eccezionale importanza e ricchezza di opere d'arte. Si tratta della costruzione, promossa dall'Adisu su terreno a suo tempo ceduto dall'Università, di un enorme complesso destinato a residenza universitaria che, se realizzato, costituirà un irreversibile scempio a un contesto ambientale conservatosi sostanzialmente intatto fino ad oggi. E' già stato avviato, senza che la Città ne sia stata fatta consapevole, lo sbancamento che ha distrutto un secolare oliveto. L'edificio, ove sia realizzato, costituirà un perenne atto di accusa a chi lo ha voluto e consentito, allungando la lista degli inutili mostri edilizi che hanno già deturpato la fisionomia di una città che meritava ben altra attenzione; e questo come se non esistessero a poca distanza gli edifici ormai inutilizzati o sottoutilizzati dell'Università e dell'ex-ospedale, o altrove grandi complessi da anni vuoti e in progressivo degrado da restaurare e destinare a funzioni quali nuova residenza universitaria. L'ubicazione decentrata di questa casa per lo studente costituirà poi, se messa in opera, un ulteriore impoverimento del centro storico per più versi ormai agonizzante. Noi chiediamo con fermezza all'Adisu e a tutte le istituzioni che figurano in intestazione al progetto - ma anche alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria - di bloccarne immediatamente l'esecutività e di individuare una diversa collocazione del complesso. A tutti coloro che sembrano averlo dimenticato ricordiamo che la Costituzione della Repubblica Italiana, all'art. 9, “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Nome: giuliano Commento: secondo me, oltre sgarbi bisogna chiamare le iene, o report, facendo vedere tutti gli edifici della zona inutilizzati, che andrebbero restaurati ed adibiti a casa dello studente, e salvare questo angolo della città rimasto per anni quasi intatto..
Nome: Bernardo Commento: Scusate
non vorrei sbagliare ma il concorso per la costruzione di questo edificio è il 2007 (basta controllare su internet) quindi sono 7 anni che si sa della costruzione in quel luogo del centro per gli studenti. Perché nessuno ha detto niente in questi 7 anni? Non vi sembra troppo tardi per fermare questo obbrobrio paesaggistico benedetto da tutte le autorità pubbliche? Cosa sperate/speriamo di ottenere arrivando così tardi? Se volete fare un po’ di caciara mediatica sulla cosa, anche giustamente visto lo sfregio nella zona, avete bisogno di testimonial pesanti (tipo Sgarbi & Co.), personaggi che attirano anche la grande massa mediatica e che si divertono a criticare le amministrazioni su questi temi, spesso a cose fatte, quando ormai è troppo tardi. Questo mi sembra il caso, ma posso sbagliare.
Buona giornata.