Sguardi che cambiano il mondo
Abitare insieme le città delle bambine e dei bambini. La Ridef, incontro internazionale degli educatori Freinet, a Reggio Emilia dal 21 al 30 luglio 2014
Nel 2014 la trentesima Ridef (Rencontre International Des Educateurs Freinet) si terrà in Italia, a Reggio Emilia, dal 21 al 30 luglio, intorno al tema “Sguardi che cambiano il mondo. Abitare insieme le città delle bambine e dei bambini”. Organizzata dal Movimento di Cooperazione Educativa (Mce), in collaborazione con Movimenti Freinet di vari Stati europei ed extraeuropei, con Reggio Children e altri partner italiani, sarà l’opportunità per un proficuo confronto pedagogico internazionale, un’esperienza che tiene insieme educazione, scuola e città, uno scambio di tecniche educative e didattiche, ascoltando i reciproci problemi e confrontandoli con le istituzioni educative della Città. Reggio Emilia sarà ancora una volta un città aperta, un forum di espressione e discussione sulla realtà sociale ed educativa del nostro tempo.
Il tema dell’incontro. Uno sguardo alternativo È possibile immaginare e costruire una società migliore se proviamo a guardare le nostre città, la nostra vita sociale in modi diversi. Lo sguardo “bambino” - che scruta il mondo con occhi “nuovi”, capaci di stupore - ha la potenzialità di essere “alternativo” in quanto racchiude in sé anche il punto di vista di coloro che rischiano di essere esclusi: gli stranieri, gli anziani, i disabili, i poveri… Il trentesimo Incontro degli Educatori Freinet propone di indirizzare l’attività formativa affinché i ragazzi e le ragazze possano essere riconosciuti e ascoltati come soggetti e cittadini attivi, secondo la Convenzione Onu 1989 dei Diritti dell’Infanzia. La scuola è un presidio importante nella difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ma occorre sempre ricordare che, come recita un proverbio africano: «Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio», il compito educativo, quindi, non si esaurisce tra le aule scolastiche, ma riguarda ogni luogo della vita sociale. Bisogni e diritti dell’infanzia vanno di pari passo: da un lato i minori hanno diritto alla massima libertà di espressione e di critica; dall’altro hanno bisogno di tutela, protezione e accompagnamento nella crescita e nell’apprendimento.
Infanzia nel mondo di oggi La Federazione dei Movimenti di scuola Moderna, (Fimem), secondo la pedagogia di Célestin Freinet, è impegnata a promuovere, in ogni scuola del mondo, la crescita di ciascun bambino attraverso l’apprendimento cooperativo e l’autonomia di pensiero. Obiettivo formativo raggiungibile solo attraverso il rifiuto di ogni discriminazione, condizionamento razziale, linguistico, religioso, di genere sessuale, politico, economico, culturale, sociale.
Condizionamenti e violazioni dei diritti Un’attenzione particolare sarà dedicata ai diritti e alle loro violazioni, e non solo nel Sud del mondo: 200 milioni di bambini lavorano invece di sedere sui banchi di scuola; altri sono costretti a fare i soldati; altri ancora subiscono ricatti, abusi o sfruttamento da parte del mondo adulto. Infine altri, appartenendo a minoranze etniche, sono disprezzati e lasciati ai margini della vita civile. Oltre a ciò, occorre dedicare attenzione alle nuove tecnologie, che stanno trasformando modi di pensare e di apprendere, promuovono stili di vita inediti, con il rischio che questi nuovi strumenti tecnologici, inseriti precocemente nei percorsi formativi, possano alterare le esperienze di crescita, la conoscenza di sé e dell’ambiente naturale, privare del tempo delle emozioni e della libera espressione.
Pedagogia Freinet, diritto alla partecipazione, “Consigli dei ragazzi e delle ragazze” Dagli incontri che si svolgeranno a Reggio Emilia vogliamo che sia lanciato un forte appello al mondo della scuola, agli educatori e alle Istituzioni affinché collaborino per estendere le forme di tutela dei minori e di sviluppo della democrazia diretta. In particolare pensiamo che possano essere costituiti in ogni città i “Consigli dei ragazzi e delle ragazze” come forma di partecipazione diretta alla vita della comunità sociale, contro ogni ottica di mercato che concepisca l’istruzione come una qualsiasi altra merce.
Costruire la città di tutte e di tutti Pensiamo che questa sia la strada per cambiare, per rifondare le nostre città a misura di bambini e bambine. Gli spazi cittadini oggi sono costruiti a misura di adulto, e determinano ritmi di vita frammentari: le relazioni vengono annebbiate dalla velocità di trasporto; scarsissimi sono i contatti diretti con l’ambiente. Per questo le città vanno riprogettate a partire dall’ascolto dei più piccoli, come nell’esperienza del progetto Cnr “La città dei bambini e delle bambine”, condotta da Francesco Tonucci.
I temi dei laboratori Città e politica: diritti dei bambini e delle bambine, cittadinanza responsabile, progettazione partecipata, rapporti scuola-territorio-istituzioni… Città e narrazione: cinema, video, fotografia, letteratura, memoria… Città e bellezza, arte, scienza Città e utopia: un laboratorio con l’Europa Città e identità: appartenenze; mappe affettive e geografia del cuore Città e gioco Città nello spazio-tempo, memoria e trasformazione: architetture&luoghi-persone-mutamenti- migrazioni... conoscenza e confronto di città europee ed extraeuropee Città: centro e periferia:Nord-Sud del mondo, dentro e fuori, vicino e lontano… Cambiare lo sguardo per iniziare a cambiare il mondo Una bussola per i diritti dell’infanzia nel mondo La città intorno ai bambini Uno sguardo pedagogico: costruire identità per il futuro Non tacere: dossier-testimonianza su violazioni e riparazioni sui diritti dei bambini