Una cosa che da una parte ci fa sorridere e dall'altra ci mette paura!
Come hanno suonato in tutte le direzioni, stanno ristrutturando la piazza del Bacio nel famigerato quartiere di Fontivegge. Senza che mi dilungo a spiegare sappiamo tutti che cosa succede in quella zona: da un notevole mercato dello spaccio di droga a quello dei furti e delle risse di bande rivali e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo è uno dei punti di Perugia , insieme a via del Macello e della zona Settevalli e ad altre, che hanno determinato la fama che si è fatta la nostra città.
Orbene, il nostro Comune ha pensato di far cessare questo degrado morale e sociale con “una grande operazione di rigenerazione del quartiere”, come dichiarato dal vicesindaco ai vari giornali.
Tutto l'intervento consisterebbe in:
- la nuova pavimentazione della piazza;
- posizionamento di una sbarra di ingresso per regolamentare il traffico (come se gli spacciatori non potessero utilizzare gli altri numerosi ingressi che esistono);
e udite udite:
- un nuovo edificio per ospitare gli uffici comunali di via Scarlatti (da notare: solo quelli di via Scarlatti).
Tutte queste cosette da fare le definiscono “azioni che fanno parte delle politiche attivate dal comune per il recupero funzionale di questa parte della città”.
Magari fosse che la situazione di degrado si potesse recuperare con questi interventini!
Dicevo che in un certo senso questa cosa fa ridere perché se pensiamo al ritornello che ci cantano sempre della mancanza dei fondi per riparare le buche nelle strade, per dare una decente manutenzione ai parchi ed alle altre cose che sarebbe opportuno realizzare e poi apprendiamo della costruzione di palazzi o del proseguimento del minimetro con un altro tratto abbastanza impegnativo, vuol dire che qualcuno mente sapendo di mentire.
L'altro, il senso di paura, è dovuto al dubbio che ci assilla perché se i nostri amministratori pensano di risolvere il problema della delinquenza che incombe in quella parte della città con questi “mezzucci di dozzina” allora è possibile che non ci troviamo in buone mani.