Salviamo il paesaggio!
L'elezione di Perugia a capitale europea della cultura nel 2019 è possibile grazie alla bellezza e alla sua ricchezza paesaggistica, storica, artistica: e allora...?
In questi giorni dedicati all'epifania anche la sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo del governo Letta, perugina di adozione, ha voluto rilasciare un’intervista ai microfoni della Rai regionale. Ripresa poi dalla stampa locale. Il tema: l’opportunità per tutta l’Umbria che si apre per la possibile elezione di Perugia a capitale europea della cultura nel 2019. L’ex-presidente Fai (Fondo Ambiente Italia) afferma fra le altre cose che questa opportunità si apre “grazie alla bellezza e alla ricchezza paesaggistica, storica, artistica che ogni angolo del cuore verde racchiude”. Come dire che se l’Umbria non fosse verde non potrebbe nemmeno aspirare ad un così importante riconoscimento. Così vorremmo sapere che pensa l’illustre sottosegretario della grande facilità con cui alcuni comuni umbri, compreso quello di Perugia, grazie al gioco delle varianti al Piano Regolatore Generale intendono cementificare anche gli ultimi lembi di terreno agricolo di pregio. Senza contare che se la superstrada E45 venisse trasformata in autostrada, come sostiene il ministro alle infrastrutture dello stesso governo, il nostro patrimonio culturale paesaggistico rimarrebbe solo nei nostri ricordi più belli. Ma chi svolge alte funzioni istituzionali si ascolta quando parla? Oppure si arroga il diritto di dire tutto quello che vuole, in modo propagandistico, autoreferenziale, illogico?