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Lo Stato siamo noi… Ma forse qualcosa ci è sfuggito!
Lo Stato siamo noi… Ma forse qualcosa ci è sfuggito!
San Martino in Campo: quei valori di rispetto del territorio e della dignità umana si stanno perdendo e rischiamo di diventare una qualsiasi periferia suburbana senza alcuna identità. Un non luogo
Quelli della mia generazione ormai sono in via di estinzione. San Martino in Campo l’abbiamo visto crescere e svilupparsi da piccolo borgo agricolo sotto la proprietà dei conti Donini. Fino ad oggi in cui lo sviluppo urbanistico si è mantenuto ancora a livelli accettabili, offrendo una discreta qualità della vita. Contrariamente a quanto avvenuto in altri quartieri del territorio comunale.
Per un certo periodo alcuni di noi, militanti in un certo partito, sono riusciti anche per certi aspetti ad ottenere alcuni risultati. Riuscimmo a far eliminare gli attraversamenti a raso sulla E45 che causavano incidenti anche mortali, a bloccare una speculazione edilizia di un area coltivata a pescheto, al centro dell’abitato. Dove oggi sorge la bella area verde, che tutti ci invidiano. Nelle immediate vicinanze fu costruito il centro di vita associativa, Cva, oggi casa del civismo locale, e la scuola media ecc...
Ma forse qualcosa ci è sfuggito! Se è vero, come è vero, che proprio il Cva e l’edificio scolastico risultano imbrattati da scritte e addirittura all’ingresso della scuola, proprio sotto la targa, fa bella mostra di sé la scritta più volgare, come si vede nelle foto. Per non trascurare il fatto che sulla facciata dell’edificio delle due bandiere dell’Europa Unita e della Repubblica Italiana, da esporre per legge, sono rimasti soltanto alcuni brandelli. Questo significa che quei valori di rispetto del territorio e della dignità umana si stanno perdendo e rischiamo di diventare una qualsiasi periferia suburbana senza alcuna identità. Un non luogo. Poi non ci si rivolga alle responsabilità di altri, se noi stessi non siamo in grado di garantire una nostra serietà culturale.