L'Istanza pubblica del laboratorio IdeAzioni Civiche per l’utilizzazione di stoviglie lavabili nelle mense scolastiche (e relativa eliminazione dell’usa e getta in plastica) è diventata un caso da manuale dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Perugia dell’Ordine del giorno discusso nella seduta di lunedì 9 dicembre: 23 voti a favore, 3 astenuti, nessuno contrario.
Un’esperienza che costituisce un esame significativo sul rapporto esistente in città tra gruppi di cittadinanza attiva e amministrazione locale.
Sono stati necessari, infatti, più di sette mesi di pressioni e quasi 1500 firme di sostegno alla relativa istanza per arrivare a quello che oggi valutiamo come un importante risultato politico, vista la larga maggioranza che condivide l'Ordine del giorno che il consigliere Pampanelli ha elaborato condividendo il punto di vista espresso da IdeAzioni Civiche; un’azione che ha ottenuto anche il pieno appoggio della Commissione Cultura dello stesso Consiglio.

Una vicenda paradigmatica sia nel merito, perché lega l'educazione alimentare e la corretta gestione dei rifiuti con le conseguenti ricadute di salute ed economiche, sia nel metodo: riconferma il vincolo per chi amministra la città ad una gestione concretamente partecipata dagli utenti dei servizi pubblici,  secondo il paradigma dei “beni comuni”.

Ora è importante che anche l'Assessorato competente faccia la sua parte, mettendo effettivamente i cittadini in condizione di dare il proprio contributo attraverso la conoscenza condivisa della complessa realtà che costituisce il sistema di refezione scolastica a Perugia.
La verifica sulla disponibilità dell’Amministrazione a confrontarsi sarà nelle risposte alle domande che in questi mesi le persone che animano Ideazioni civiche hanno posto più volte:

- come è strutturato attualmente il servizio mensa nelle scuole del Comune (chi gestisce, per ciascuna scuola, l'acquisto delle materie e/o delle stoviglie, ovvero la preparazione e/o la consegna dei pasti, e poi lo sporzionamento, il lavaggio delle stoviglie, il conferimento dei rifiuti, ecc.)?
- quante scuole e per quanti bambini/pasti ciascuna si avvalgono del lavaggio in sede delle stoviglie, quante del lavaggio presso centri esterni, quante dell'usa e getta in plastica, quante delle monoporzioni o altre modalità?
- quali sono esattamente gli attuali costi del servizio mensa, tipologia per tipologia?
- quanto paga il Comune per pasto unitario nel caso del servizio fornito dall'Associazione temporanea d’impresa Ati) che gestisce il servizio in appalto, e quanto chiede a integrazione alle famiglie?
- quanto paga il Comune per pasto unitario nel caso del servizio autogestito, e quanto chiede a integrazione alle famiglie?
- quali e quanti sono i costi del personale della scuola relativamente al servizio di refezione (laddove unità di personale siano impiegate a tale scopo)?
- quanto costa lo smaltimento delle stoviglie in plastica laddove utilizzate, e chi si assume l'onere di questa voce di spesa?
- quante lavastoviglie andrebbero acquistate dal Comune per un ritorno all'uso (e quindi al necessario lavaggio) delle stoviglie in ceramica? quale sarebbe il costo per tale acquisto?
- dove è visionabile il contratto sottoscritto con il gestore del servizio, riportante i soggetti coinvolti, la durata, i costi complessivi?

L’aggiornamento delle notizie sulla campagna “Via la plastica dalle mense scolastiche di Perugia” è riportato nell’omonimo profilo facebook

IdeAzioni Civiche