16/07/2024
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La proposta: Strade Regali di Perugia:
Ecco i nomi per le 5 nuove circoscrizioni - LEGGI IL COMMENTO

Abito a Civitella d’Arna, sono un appassionato di storia locale e per questo vorrei proporre all’amministrazione comunale della città di Perugia,  ma anche ai perugini sia di  città che di periferia, un suggerimento per denominare le nuove circoscrizioni che dalla prossima legislatura saranno a tutti gli effetti ridotte a 5. Per evitare che come in passato, vengano rese anonime  e solo i numerate,  I II III IV e V o che ognuna attribuisca un nome senza una logica storica che le accomuni,  tenendo anche  presente che le nuove circoscrizioni sono suddivise a raggio partendo dal centro storico come le antiche vie, sarebbe auspicabile denominarle con i nomi delle 5 Strade Regali.  Sarebbe anche un modo intelligente e storicamente corretto, sia per riportare alla luce uno spaccato di storia locale che tanti perugini non conoscono ed anche per dare dignità, anche attraverso il nome, alle nuove amministrazioni periferiche che andranno ad insediarsi. Come le 5 porte del periodo etrusco romano originarono la suddivisione della città in 5 rioni dette appunto “porte”, dopo l’anno mille   nella riorganizzazione del comune,  venne inserito anche il contado  amministrativamente delimitato in cinque settori corrispondenti ed omonimi ai cinque rioni o “porte” della città. Ora dopo più di mille anni, c’è l’occasione di riportare alla luce queste denominazioni delle antiche via regali della città di Perugia.

Ecco alcune ipotesi:
• Strada Regale di Porta Sant’ Angelo  (anno di nomina 1036?) colore rosso, simbolo antico S. Michele Arcangelo, simbolo nuovo la spada alata o la clava

Ecco gli antichi percorsi: Porta delle Voltole (e non Porta S. Angelo, unica eccezione), Cordigliano, Ponte Pactoli, (Pattoli) Civitella Bonezone, (Benazzone) Morleschio e poi fino a Gubbio

Denominazione per la circoscrizione della  zona Ponte Felcino, Ponte Pattoli, Colombella, Piccione etc.
• Strada Regale di Porta Sole (anno di nomina 1038?) colore bianco, simbolo antico il sole, simbolo nuovo  il sole

Antico percorso: Ponte Valle Ceppi, Civitella d’Arna, Ripa, Castel d’Arno, Poggio S. Ercolano, Casa Castalda, Gualdo, Fossato di Vico, Sogello (Sigillo) fino alla via Flaminia
Denominazione  per la circoscrizione della zona Casaglia,  Ponte Valleceppi, Ripa, Civitella d’Arna,  Ponte San Giovanni
• Strada Regale di Porta San Pietro (anno di nomina 1070?) colore giallo, simbolo antico S. Pietro, simbolo nuovo  il sasso in quanto nel suo rione, al Campo Battaglia  avveniva  la litomachia

Antico percorso: Monte Corneo, Boneggio, S. Martino in Colle, S. Enea, S. Valentino, Cerqueto, Marciano  fino a Todi
Denominazione per la circoscrizione della zona di S Martino in Colle, S Martino  in Campo   S Enea
• Strada Regale di Porta Eburnea (anno di nomina 1116?)colore verde simbolo antico S. Paolo simbolo nuovo  la torre sopra l’elefante

Antico percorso:Ponte della Pietra, Pila, (successivamente Castel del Piano, Spina, Ponte dei Logli, Ponte Monticelli di Valle, Ponte di Monte Viviano, Ponte de Fersenone) fino ad Orvieto

Denominazione per la circoscrizione della zona  Pila e Ponte la Pietra Castel del Piano
• Strada Regale di Porta Santa Susanna (anno di nomina 1073?) colore turchino, simbolo antico S. Susanna, simbolo nuovo  la catena, perché nel 1327 al piede ed in testa alla via di S. Susanna, oggi via dei Priori sotto l’arco ed all’imbocco ed all’angolo di via San Paolo, furono poste a difesa, grosse catene.

Chiugiana, Coiciano (Corciano) Ponticello di Coiciano,  Colognola, San Savino del Lago

Denominazione per la circoscrizione della zona di Ferro di Cavallo

Spero che l’idea venga presa in considerazione.
Cordiali saluti



Lamberto Salvatori


Inserito sabato 24 gennaio 2009


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Commenti

Nome: Lorena Rosi Bonci
Commento: Mi scuso se rispondo solo ora. Mi sembra molto buona l'idea di collegare le nuove 5 circoscrizioni agli antichi contadi, più che alle strade regali, le quali li attraversavano per confluire fuori del territorio comunale. Naturalmente sarebbe necessario un progetto che veda la suddivisione partire dagli attuali rioni, attraverso le antiche porte, così che i nuovi confini possano coincidere con quelli storici degli antichi contadi. Forse non sono sufficientemente informata, ma non so se questa è la scelta definitiva da parte delle amministraziioni o se ci sono ancora incertezze. Sono comunque interessata al dibattito, se può servire, e se chi poi decide, ne tiene conto. A presto,

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